Nemmeno la città a due passi dal mare è esente dai maxi progetti in nome del green, niente pale eoliche, qui si parla di un parco fotovoltaico per il quale il Comune, amministrato dal sindaco Beniamino Garau, si oppone. A darne notizia è il consigliere di maggioranza Franco Magi che spiega: “L’intera nazione Sarda, in questi giorni, è mobilitata per impedire una autentica devastazione del paesaggio con annessa speculazione finanziaria da parte di chi – non certo per ragioni green – ritiene di poter installare gigantesche pale eoliche alte quasi 300 metri perfino davanti alla Reggia nuragica di Barumini, alla Basilica di Saccargia, al Redentore di Nuoro o al Mont’Albo di Lula. Ovvero distese infinite di pannelli fotovoltaici nei campi rurali ed ancora migliaia di pale eoliche a mare.
Capoterra non ne è esente. Infatti, il progetto proposto da Edison Spa prevede la realizzazione, nella zona di Sant’Angelo (strada per Poggio dei Pini), di un impianto fotovoltaico di tipo non integrato di potenza nominale pari a 13,8 MW, installato a terra, costituito da pannelli fotovoltaici bifacciali con potenza unitaria fino a 670 Wp installati in un lotto di 17 ha circa. La superficie coperta dai pannelli in progetto è di 65.092 m2 e la vita produttiva dell’impianto fotovoltaico proposto si estende all’incirca per 30 anni. L’impianto è da considerarsi di Grande taglia, avendo una potenza ben superiore a 200 kW”.
Tutto ciò è “inaccettabile”, specifica Magi, per tre ragioni: la prima è che si tratta di aree non idonee alla localizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 59/90 del 27/11/2020, la seconda è che l’intervento ricade in aree costiere tutelate paesaggisticamente e destinate all’agricoltura, la terza è che la Comunità di Capoterra non avrebbe alcun beneficio economico da questa permanente devastazione del proprio territorio.
Il Comune di Capoterra ha formalmente espresso parere contrario, rilevando che “la scelta di destinare gran parte del piano destinato ad attività produttiva ad un parco fotovoltaico si pone in contrasto con le scelte pianificatorie del Comune di Capoterra che ai sensi della Legge Regione n.45/1989 è chiamato ad approvare qualsiasi modifica di pianificazione territoriale sul proprio territorio”, mentre l’ufficio regionale della Tutela del Paesaggio è andato ben oltre, evidenziando che l’intervento, per la parte ricadente nella zona urbanistica E2, ricade all’interno del bene paesaggistico Fascia costiera, così come perimetrata nella cartografia del P.P.R. di cui all’art 5, la quale rientra nella categoria dei beni paesaggistici “d’insieme” ed è considerata “risorsa strategica fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio sardo, che necessita di pianificazione e gestione integrata”. Tale bene è caratterizzato da “un contesto territoriale i cui elementi costitutivi sono inscindibilmente interrelati e la preminenza dei valori ambientali è esposta a fattori di rischio che possono compromettere l’equilibrio dei rapporti tra habitat naturale e presenza antropica”. Tale area risulta, contrariamente a quanto riportato nella relazione di progetto, tra le declaratorie di aree non idonee alla localizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 59/90 del 27/11/2020 (indipendentemente dalla relativa rappresentazione cartografica), come indicato nell’Allegato b) alla Delib.G.R. n. 59/90 del 27.11.2020 – Tabella 1 “Elenco delle aree e siti considerati nella definizione delle aree non idonee all’installazione di impianti alimentati a fonti energetiche rinnovabili, ai sensi del DM 10.9.2010”: punto 13.1 – Fascia costiera.
L’individuazione di aree e siti non idonei all’installazione di impianti da fonti rinnovabili individuate nel documento ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente, il paesaggio, il patrimonio storico e artistico, le tradizioni agroalimentari locali, la biodiversità e il paesaggio rurale, in coerenza con il DM 10.9.2010. Una sinergia di forze, insomma, mirate a tutelare il territorio: tra queste anche l’iniziativa della raccolta firme: “Desidero ringraziare pubblicamente le colleghe Consigliere comunali Lucia Coronas e Bernadette Puddu, ed il Consigliere Luigi Frau, per il grande impegno e l’abnegazione che stanno sostenendo promuovendo la raccolta di firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare volta a tutelare la Sardegna dal processo di deformazione del paesaggio sardo, che invero racchiude la storia millenaria di un’Isola”.