La fibromialgia arriva – con dolori sempre più forti – 20 anni fa. La conferma nel 2014: “Tac, risonanze, lo spettro della sclerosi multipla: invece è la fibromialgia”. Maristella Mattei, 58 anni, nata a Cagliari ma residente a Quartu, è “avvolta” dalla malattia invisibile, e deve combattere anche con chi non le crede: “Sono arrivata all’ospedale piegata in due, con dolori e febbre. Dopo qualche giorno stavo meglio, e un medico, con tono ironico, mi ha detto: ‘brutto andare al lavoro, eh?’, e io gli ho risposto: ‘no, brutto andarci con i dolori’”. Una beffa, stando al racconto di Maristella. Prima della malattia, ha lavorato nel settore delle pulizie: “Anche strizzare uno straccio diventa un’impresa”. Così, addio al lavoro. “Soffro di attacchi di panico, finora mi hanno prescritto solo antidepressivi. Ma ci sono mattine nelle quali non riesco nemmeno a infilarmi calze e scarpe”.
Tre figli, uno dei quali è ancora minore, la vita di Maristella ruota tutta attorno a lui: “È portatore di handicap, devo vestirlo e portarlo a scuola, alcuni giorni non ci riesco. La fibromialgia non è ancora una malattia riconosciuta, qui in Sardegna e io non vengo creduta da alcuni medici. Le lastre e gli esami non portano a nulla, ma io sto male, le scale per me sono impossibili da fare perché non riesco a darmi lo slancio per salire”. Disperazione per i dolori e per una soluzione che non arriva: “Vedo il mio futuro molto grigio: dormo malissimo, le gambe e le braccia mi fanno sempre male, è un incubo. Ho anche problemi di memoria, è tutto complicato. Spero che, prestissimo, qualcuno capisca quale è la causa principale della fibromialgia”.