Il Comune di Decimoputzu è il primo comune della Sardegna ad aderire alla Rete dei Municipi Rurali” questa la decisione annunciata dal Sindaco Ferruccio Collu e dall’Assessore all’agricoltura Stefano Piras, di agricoltori del territorio, di Riccardo Piras di Altragricoltura Sardegna, dei rappresentanti dell’Associazione Consumatori Sardegna e del team di 5 persone componenti la Marcia per il Riscatto delle Comunità Rurali, guidata da Gianni Fabbris.
La Rete dei Municipi Rurali (nata nei mesi scorsi durante le mobilitazioni contro l’IMU agricola), associa Comuni, Associazioni e cittadini per difendere e tutelare le comunità rurali e quanti vivono e lavoro nel rapporto con la terra mettendo in rete le esperienze dei diversi comuni e conducendo campagne ed iniziative di sensibilizzazione.
Prima campagna su cui la rete si è impegnata è quella contro l’IMU agricola e per chiedere con forza misure e riforme di tutela del comparto produttivo agricolo. Con questi due obiettivi è stata indetta a Roma per il 31 ottobre prossimo una manifestazione nazionale dal titolo “NoIMU – Te lo do io il Made in Italy”.
Nel presentare la manifestazione e il percorso di oltre seimila chilometri che i cinque componenti il movimento Riscatto stanno conducendo per promuoverla, Gianni Fabbris (coordinatore del Movimento) ha spiegato: “Il 31 ottobre è una data importante da tre punti di vista: cade il giorno dopo la scadenza della proroga del pagamento della rata di acconto sull’IMU che il movimento con la sua vertenza ha ottenuto in attesa che la tassa venga cancellata, viene mentre il Parlamento starà discutendo i provvedimenti finanziari di fine anno e, dunque, sarà il momento giusto per rimediare al pasticcio vergognoso fatto con l’IMU agricola dal Governo, infine è il giorno della chiusura a Milano di Expo 2015”.
Francesco Mastromarco (agricoltore ventisettenne di Gravina in Puglia, uno dei componenti la Marcia) ne spiega il senso durante la riunione:”EXPO avrà celebrato con grande dispendio di risorse l’agricoltura che sfama il mondo, noi il 31 di ottobre nella manifestazione a Roma porteremo tutta la nostra indignazione gridando forte che i nostri agricoltori e i nostri braccianti non riescono più a dare il cibo ai nostri cittadini, sommersi come siamo dalla crisi e da un’agroalimentare dell’esportazione senza il nostro lavoro”. Lo stesso Comune di Decimpoputzu, il cui sindaco aveva partecipato a Maggio con la fascia tricolore al consiglio comunale aperto davanti a Montecitorio convocato dal Comune di Gravina in Puglia in cui è stata adottata la piattaforma contro l’IMU agricola, ha annunciato la partecipazione alla manifestazione del 31.
La riunione ha convenuto che il Comune di Decimoputzu, sarà il primo referente per la Sardegna della Rete dei Municipio Rurali e che da domattina verrà inviata una lettera congiunta a firma del Sindaco di Decimoputzu, del Presidente della Rete dei Municipi Rurali e del Coordinatore del Movimento Riscatto a tutti gli altri sindaci della Sardegna colpiti dall’IMU per invitarli a partecipare alla mobilitazione del 31 ottobre e ad aderire alla Rete Nazionale dei Municipi Rurali. Alle ore 11 del 5 ottobre 2015 è convocata una Conferenza stampa congiunta Comune di Decimoputzu e Movimento Riscatto per divulgare la lettera ai sindaci sardi e il programma delle iniziative. La stampa e le associazioni sono invitate
Oggi (5 ottobre ore 11) conferenza stampa incontro con Gianni Fabbris coordinatore della Marcia, di presentazione delle iniziative nella Sala Consigliare Il Comune di Decimoputzu, in cui fra il 2006 e il 2009 si è sviluppata una importante mobilitazione contro le vendite all’asta e l’indebitamento delle aziende agricole, sarà il luogo della prima tappa della Marcia del Riscatto delle Comunità Rurali 2015.
La Marcia è stata proposta e organizzata dal Movimento Riscatto (animato da agricoltori, sindaci, associazioni e cittadini) che nei mesi scorsi ha condotto una importante e vasta mobilitazione contro l’IMU agricola e dalla Rete dei Municipi Rurali sorta proprio all’interno di queste mobilitazioni dall’incontro fra i rappresentanti istituzionali dei comuni colpiti dall’IMU agricola, diverse associazioni e movimenti oltre che da numerosi agricoltori e cittadini. Dopo aver fatto tappa in Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia, la Marcia (che lascerà giovedi la Sardegna) proseguirà per un totale di oltre 7.000 km attraversando tutte le regioni italiane, incontrando sindaci, agricoltori e movimenti delle aree di crisi ma anche esperienze positive di ricerca di modelli sociali e di lavoro della terra utili a sostenere lo sforzo delle comunità rurali di recuperare una condizione degna e di uscire dalla drammatica crisi certificata, ormai, da tutti i rilevamenti statistici.
Focus centrale della Marcia è la mobilitazione contro l’IMU agricola considerata un vero e proprio schiaffo alla dignità dei Comuni, dei cittadini e degli agricoltori. Nel momento in cui il Governo annuncia di volerla ritirare a partire dal 2016, il Movimento Riscatto e i suoi sostenitori, sottolineano le richieste: – che la tassa si ritiri davvero e non solo per annunci – che non venga sostituita con altri provvedimenti magari peggiori – che vengano restituiti i centinaia di milioni sottratti per il 2014 e il 2015 ai comuni rurali colpiti, ai cittadini ed agli agricoltori. La piattaforma, adottata da un numero crescente di associazioni, movimenti e comuni è stata fatta propria anche dal Comune di Decimoputzu che, con il suo sindaco, era presente al Consiglio comunale aperto convocato dal Comune di Gravina in Puglia davanti a Montecitorio il maggio scorso, quando, alla presenza di 36 comuni e di centinaia di agricoltori, sono state decise le iniziative.
Per questo le giornate sarde della Marcia per il Riscatto delle Comunità Rurali cominciano da Decimoputzu ma anche perchè il Comune è stato negli anni scorsi epicentro di una clamorosa vertenza contro l’indebitamento delle aziende agricole che ha segnato tanta parte delle iniziative che si sono svolte in Italia negli anni successivi e la Marcia, oggi, torna ad incontrare gli agricoltori e i cittadini del territorio portando un nuovo messaggio di unità, impegno, speranza e nuovi obiettivi su cui si sta sviluppando l’iniziativa nazionale. Oggi, dopo aver tenuto un presidio in mattinata nel centro del Paese, alle ore 17 assemblea nella Sala Consigliare del Comune di Decimoputzu che fu per lungo tempo l’epicentro della mobilitazione contro gli effetti delle 44/88 e domani (lunedi 5 ottobre) conferenza stampa di presentazione della Marcia, degli obiettivi, delle modalità e della Manifestazione del 31 ottobre indetta a Roma dal titolo “Te lo do io il made in italy”. All’incontro ed alla conferenza parteciperà Gianni Fabbris, uno degli animatori con Altragricoltura della vertenza degli anni scorsi ed attualmente coordinatore del Movimento Riscatto e della Marcia.












