di Umberto Oppus
Ieri, solo soletto, ho fatto un giro per la Stazione. Chiusa, triste. Per molti,oggi, sarà un giorno come gli altri, per Mandas ed altri paesi toccati dalla Ferrovia non può essere così: oggi e’ infatti l’anniversario del primo viaggio in treno il 15 febbraio 1888 (il 128^. Ricorrenza che da Presidente della Pro Loco prima e come Sindaco poi ho sempre ricordato dal 15 febbraio 1993 alla presenza dell’allora Commissario il compianto Roberto Onida). Mio trisnonno Pasquale Pilia il giorno era li (morira’ di incidente ferroviario l’anno dopo mentre lavorava come cantoniere), il figlio Beniamino (babbo di nonna Peppina) morira’ sempre per incidente ferroviario nel 1931.
La Ferrovia non e’ solo un’azienda, ma e’ la storia di un’isola e deve essere il futuro di una comunita’. Pensate a quanti ferrovieri, alle loro famiglie, alle loro storie. Mandas deve lottare per la sua storia che e’ e deve essere il suo futuro. Senza la ferrovia Mandas(come tutti i paesi toccati dalla linea ferroviaria) non avrebbe avuto tante bellissime persone e tante bellissime storie. Mandas ha questo obbligo al pari degli altri paesi (nonna e’ nata a Elini): difendere e conservare questa identita’ ma soprattutto quella che era ed è uno dei fattori di sviluppo. Lo dico con il cuore di chi sente che se anche la Ferrovia a Mandas verrà chiusa, per il nostro paese e per il territorio sarebbe un durissimo colpo.












