
Il 4 aprile, arriva in anteprima nelle sale della Sardegna, distribuito da Indigo Film, “L’uomo che comprò la luna”, prodotto da Amedeo Pagani, Nicola Giuliano e Rai Cinema. Il film è stato ideato e diretto dal regista Paolo Zucca, scoperto durante le Giornate degli Autori nel corso della 70ª Mostra del Cinema di Venezia, con il lungometraggio “L’arbitro”, che ha conquistato il favore del pubblico e della critica. A qualche anno dal suo esordio di successo, Zucca approda sul grande schermo, cimentandosi in una commedia brillante, che punta a far riflettere, senza perdere il gusto della risata consapevole.
L’opera vanta un cast di grandi attori, con volti noti del cinema italiano, come Stefano Fresi e Francesco Pannofino. Non mancano esponenti di spicco del panorama artistico sardo, quali Jacopo Cullin, regista e attore tra i più amati in Sardegna, e Benito Urgu, artista oristanese a tutto tondo che da anni porta in alto il vessillo dell’Isola. E, a impreziosire ancora di più il cast, i nomi internazionali di Angela Molina, attrice spagnola tra le più acclamate e premiate di sempre, e l’attore slavo Lazar Ristovski.
Il film segue le vicende di una coppia di agenti segreti italiani, interpretati da Stefano Fresi e Francesco Pannofino, che riceve un’incredibile soffiata dagli Stati Uniti: sembra che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della Luna. Questo per gli americani sarebbe inaccettabile, visto che i primi a metterci piede e a piantarci la bandiera nazionale sono stati proprio loro. I due agenti si adoperano per venire a capo della faccenda: reclutano un soldato (Jacopo Cullin) che, dietro il falso nome di Kevin Pirelli e un marcato accento milanese, nasconde la propria identità sarda. L’uomo assoldato si chiama, infatti, Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l’ha dentro, anche se non lo sa. Così, per fare in modo che Gavino venga trasformato in un vero sardo, viene ingaggiato un formatore culturale, che non passa di certo inosservato (Benito Urgu). A quel punto non rimane che risolvere il caso: chi ha comprato la Luna e, soprattutto, perché?
Ed è questo particolare interrogativo che dà il via a un road movie sardo che si pone come una commedia d’autore, pronta a far divertire e intrattenere, senza avere il timore di toccare le corde del dramma. “L’Uomo che comprò la Luna”è, infatti, un progetto coraggioso che racconta la Sardegna attraverso un registro surreale e lirico. Con sagacia, inventiva e leggerezza, Paolo Zucco guida lo spettatore ad assistere alla crescita di un eroe sui generis e al suo viaggio picaresco verso la scoperta e la riappropriazione di una cultura, di una storia e di un sistema di valori altri, quelli sardi per l’appunto.
Interessante l’input drammaturgico, che nasce da un trafiletto di giornale incentrato sulla vendita di lotti sulla Luna, da parte di una società americana. Sono le parole del regista Paolo Zucca che circoscrivono meglio l’ispirazione creativa dell’opera, sceneggiata con l’aiuto di Barbara Alberti e Geppi Cucciari: “A poche centinaia di metri dalla mia casa, sulla costa occidentale sarda, si adagia sul mare una grande distesa di roccia calcarea, bianchissima e piena di crateri, proprio come la Luna. Così ho immaginato che la Luna fosse anche mia. E di tutti i poeti, soprattutto. In un secondo momento, dopo aver scoperto quali sorprese si nascondono tra le pieghe del diritto internazionale in materia di spazio e corpi celesti, ho trovato la chiave di volta dell’intreccio, che ha così assunto, nella sua apparente assurdità, anche un fondamento di tipo legale e politico, oltre che metaforico.”
“L’uomo che comprò la luna”, realizzato anche con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, se da una parte dissacra con autoironia i luoghi comuni dell’Isola, dall’altro fa assurgere la sardità come valore da riscoprire e tutelare: il viaggio attraverso un territorio e un individuo si traduce, così, in uno strumento di comunicazione non solo personale, ma anche collettiva. E per questo al pubblico non resta altro che partire con Gavino Zoccheddu per scoprire chi e perché ha comprato la luna, mentre si vagabonda in un’alternanza di luci e ombre nella più terrena Sardegna, grazie a un film che fa divertire e riflettere.