L’Italia dei Valori si rifonda: sulle ceneri nasce Sardegna Pulita

Nuovo movimento politico nell’isola


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Al termine della riunione tenutasi ieri sera a Santa Giusta, gli iscritti dell’Italia dei Valori che si battono per la questione morale all’interno del partito e nella politica regionale hanno costituito l’associazione “Sardegna Pulita” che ha il fine di stimolare il dibattito sulla necessità di porre alla base di ogni proposta o azione politica il rispetto del principio di legalità e della corretta gestione dei fondi pubblici, di proporre azioni per implementare le occasioni di lavoro per i sardi, la tutela dell’ambiente e del paesaggio, nonché l’attuazione di forme di autonomia ed autodeterminazione del popolo sardo.

Il comunicato della neo costituita informazione – a firma dell’ex vicesegretario dell’IDV Salvatore Lai, del capogruppo in Consiglio Comunale di Cagliari Giovanni Dore e del Presidente del Consiglio Comunale di Nuoro Gianni Salis – fa presente che “il gruppo degli iscritti delle province di Cagliari, Nuoro e Sulcis ha rispedito al mittente la proposta del segretario nazionale Messina di incontro a Roma con Uggias per dirimere i problemi insorti, in quanto non sussistono problemi personali tra i 277 iscritti firmatari della mozione sulla questione morale del partito e lo stesso Uggias, ma una semplice pregiudiziale di principio basata sul fatto che nessun soggetto coinvolto in procedimenti penali concernenti reati contro la pubblica amministrazione possa proporsi alla guida di partiti o per cariche pubbliche. Tanto più alla luce del fatto che le recenti vicende dei fondi pubblici regionali stanno coinvolgendo la quasi totalità dell’attuale classe politica regionale, dalla quale non certo si sono distinti i consiglieri dell’IDV che avrebbero invece dovuto essere le “mosche bianche” alla luce dei valori fondanti del partito, posto che proprio il collega di gruppo di Uggias è stato il primo consigliere ad essere giudicato e condannato (in primo grado) come colpevole di peculato.

“Aspettiamo invece il segretario Messina ed il presidente Di Pietro – concludono Lai, Dore e Salis – non appena Uggias si sarà dimesso; anzi li invitiamo a venire qui in Sardegna a riprendere il dialogo con gli iscritti finalizzati alla creazione di un partito sardo federale che si vuole riconoscere in un codice etico rigidissimo, per evitare gli errori passati. In tale occasione sarebbe auspicabile che il partito metta a disposizione di qualche progetto di recupero dei terriotiri sardi a rischio idrogeologici una parte dei fondi pubblici incamerati dal partito negli anni passati. Sarebbe un bel modo di riprendere a far politica nell’esclusivo interesse della gente. Cosa che, purtroppo, troppi aderenti all’IDV (come quelli degli altri partiti) avevano spesso dimenticato di fare”.


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