Comincia da Irgoli lunedì 25 novembre 2013 il mini tour di Marcello Fois nell’Isola, ospite della prima edizione di Éntula, Festival Letterario Diffuso curato dall’associazione culturale Lìberos. Lo scrittore sarà anche a Sedilo e Guspini per parlare del suo nuovo romanzo L’importanza dei luoghi comuni (Einaudi). Si comincia dunque lunedì 25 nell’aula consiliare di Irgoli dove alle 18 Fois sarà in compagnia di Marina Moncelsi. Il giorno dopo, martedì 26, sarà invece Lucia Cossu a dialogare con l’autore a Sedilo a partire dalle 19 nella sede della Consulta giovanile (via San Giovanni). La tre giorni si concluderà mercoledì 27 a Guspini con un doppio appuntamento: alle 10,30 Fois sarà ospite dell’Istituto Volta (via Banfi) mentre alle 18 incontrerà Nicolò Migheli nelle Case a Corte, in via Caprera.
L’autore. Marcello Fois, nato a Nuoro nel 1960, vincitore del Premio Italo Calvino 1992, vive e lavoro a Bologna. Ha pubblicato molti libri, tra cui: Falso gotico nuorese (Condaghes, 1993), Picta (Premio Calvino, 1992), Gente del libro (Marcos y Marcos, 1995-96), Il silenzio abitato delle case(Mobydick, 1996), Nulla (Il Maestrale, 1997), Sheol (Hobby&Work, 1997 e L’Arcipelago Einaudi, 2004 ), Sempre caro (Frassinelli e Il Maestrale, 1998 e Einaudi, 2009), Gap e Sangue dal cielo (Frassinelli, 1999 e Einaudi, 2010), Ferro Recente e Meglio morti (usciti negli Einaudi Tascabili nel 1999 e nel 2000, già precedentemente pubblicati da Granata Press), Dura madre (Einaudi, I coralli, 2001 ed Einaudi Tascabili, 2003 ), Piccole storie nere (L’Arcipelago Einaudi, 2002 e ET Scrittori, 2010), Memoria del vuoto (premio Super Grinzane Cavour 2007, premio Volponi 2007 e premio Alassio 2007), Stirpe (Einaudi, 2009 e 2011), Nel tempo di mezzo (Supercoralli, 2012 e Super ET, 2013) e L’importanza dei luoghi comuni(L’Arcipelago Einaudi, 2013). Ha scritto due racconti per le antologie Crimini (Einaudi Stile libero, 2005), Crimini italiani (Einaudi Stile libero, 2008) e L’altro mondo (ET, 2011). Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di poesie L’ultima volta che sono rinato. Con Il tempo di mezzo nel 2012 è stato finalista al Premio Campiello e al Premio Strega. È fra gli autori di Scena padre (Einaudi 2013).
Il libro. L’importanza dei luoghi comuni (Einaudi). «Le donne si fissano giocando al massacro silenzioso di stare a vedere chi per prima abbassa gli occhi». Esiste un punto, «certo difficile da trovare, ma che vale la pena cercare», in cui convergono le ipotesi piú inconciliabili. È lí che – secondo quella che la fisica teorica chiama «teoria generale del Tutto» – risiederebbe la spiegazione dell’universo. Per Alessandra e Marinella, gemelle di quarantotto anni cui cui la vita ha riservato strade molto diverse, quel luogo è la casa del padre che le ha abbandonate quando ne avevano otto. Ora che è morto si ritrovano entrambe lí, tra quelle pareti che lasciano filtrare ricordi e rancori, e che a tratti sembrano contenere un mondo ben piú vasto. Per le sorelle quella vicinanza forzata si rivelerà una tortura con il sorriso sulle labbra, una resa dei conti dagli esiti davvero imprevedibili. Due ritratti di donne memorabili che, nel corso della lotta senza quartiere che è il cuore della storia, trascineranno il lettore giú, sempre piú giú, fino al buco nero in cui, forse, si trova la spiegazione di tutto. Un racconto intimo, estremo, comico e tragico, perché sempre – proprio sempre – attento alla vita. E per seguirla in tutti i suoi rivoli, alterna parti al presente, di pura azione, e parti al passato, che sono la nicchia che sa scavarsi il pensiero a modo suo. In quella nicchia una specie di coro greco umanissimo e infragilito commenta la storia, entra nella testa dei personaggi usando le parole di chi sa tutto e non sa niente: la voce traballa, è fallibile, emozionata, compromessa, e per questo tanto piú capace di restituire la complessità delle vicende umane e la contradditorietà degli individui.