Legge stabilità, Fi: “Tagli fino al 2018, Pigliaru come don Abbondio”

Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, stigmatizzando l’atteggiamento di una Giunta regionale che “continua ad applaudire estasiata le scorribande di Renzi a danno dei sardi”


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“I tagli ci sono già e sono previsti dalla precedente legge di stabilità fino al 2018, per un ammontare di 97 milioni di euro ogni anno”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, stigmatizzando l’atteggiamento di una Giunta regionale che “continua ad applaudire estasiata le scorribande di Renzi a danno dei sardi”. “Mentre altre Regioni hanno ottenuto benefici o hanno ricorso alla Corte Costituzionale, Pigliaru ha alzato completamente bandiera bianca, ritirando perfino i ricorsi già promossi da noi. “Se il presente è questo – prosegue l’esponente azzurro- ed è già realtà, legge vigente, non si comprende come i baroni possano esprimere giudizi positivi sul futuro, basandosi solo sui tweet del presidente del Consiglio, visto che il testo della legge ancora noto, in barba alla trasparenza. Anziché fare la claque a Renzi – sottolinea Cappellacci- Pigliaru stracci il disonorevole accordo del 2014 con cui ha rinunciato alla disponibilità di centinaia di milioni per la Sardegna, ha accettato di fare da cavia per un pareggio di bilancio, che lo Stato centrale per sé stesso ha rinviato e ha chiuso la vertenza entrate a danno della Sardegna con il ritiro dei ricorsi e la rinuncia agli effetti benefici di quelli vittoriosi. Bisogna avviare una nuova vertenza entrate, ma occorre la massima determinazione e non un atteggiamento di timore reverenziale nei confronti dei referenti romani. Pigliaru si comporti da presidente – ha concluso Cappellacci- e la smetta di comportarsi come un Don Abbondio”.