Le indagini per cercare di risalire a chi abbia provocato il maxi incendio che ha distrutto Stock House in viale Elmas a Cagliari vanno avanti, e sono guidate dalla polizia. I danni sono ingenti, e lo sa molto bene Driss Erremyly. Nato quarantasette anni fa a Casablanca, in Marocco, da dodici vive in Italia: “Assurdo, non ho mai ricevuto nessun tipo di minaccia o intimidazione. Mio cugino Kamal Kaddari è l’altro gestore, quando è scoppiato l’incendio è andato lui in viale Elmas, io mi trovo nel punto vendita di Carbonia. Hanno distrutto tutto”, spiega, quasi a voce bassa e triste, Erremyly. Biancheria e articoli per la casa, carte e documenti: tutto incenerito. “Nel deposito c’era tutta la merce che usavo sia per l’ingrosso sia per rifornire i due negozi al dettagli, in viale Elmas e a Carbonia. I danni sono ingenti, non è rimasto praticamente nulla. Confido sul fatto che le Forze dell’ordine riescano a ricavare qualcosa dall’hard disk recuperato nell’ufficio”. Adesso bisognerà attendere gli eventuali sviluppi.
E, contattato da Casteddu Online, parla anche l’amministratore della società proprietaria del capannone, Sandro Mazzella: “Era già successo nel 2018, ad agosto, ma avevano colpito Io Bimbo. “Hanno messo il fuoco in almeno tre o quattro punti e stavolta sono entrati, penso arrampicandosi su alcuni tubi, da una finestra, passando dal piazzale retrostante”. Mazzella spiega di conoscere uno dei due gestori, “Kamal Kaddari”, da “dieci anni. L’assicurazione? C’è, ma i tempi potrebbero non essere brevi”.











