Nanni Lancioni, l’eterno. Christian Stevelli, l’imprenditore modello. E poi l’editore di Youtg Roberto Zedda: il cerchio magico di Solinas a processo e quella strana compravendita. L’onnipresente sardista Nanni Lancioni, il sardista non eletto in Regione nè al Comune, ma considerato il dominus dei sardisti. L’imprenditore Roberto Zedda, editore di Youtg.net, che in giro si vantava: “Io ho la web tv”. Il fido scudiero Christian Stevelli, consigliere comunale a Quartu (e non Walter che non fa parte dell’inchiesta). Tutti a processo. Per Solinas il reato ipotizzato è grave: si parla di corruzione.
Corruzione: si aprirà il prossimo 5 giugno davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Cagliari il processo che vede imputato l’ex presidente della regione Sardegna, Christian Solinas. Solinas, attuale segretario del Partito Sardo d’Azione, è accusato di essere coinvolto in due vicende distinte, che riguardano la compravendita di un immobile e una laurea honoris causa in Albania. Nel primo caso, l’ex governatore è accusato di aver venduto i ruderi di un’ex abbazia a Capoterra all’imprenditore Roberto Zedda per una cifra di 550mila euro, di cui 375mila euro già versati. Secondo gli inquirenti, tuttavia, il valore reale dell’immobile sarebbe di appena 72mila euro. La differenza di prezzo, ipotizzano gli investigatori, rappresenterebbe una tangente.
Nel secondo caso, Solinas è accusato di aver promesso la nomina di Roberto Raimondi alla direzione generale dell’autorità di gestione del programma Eni-Cbc per il bacino del Mediterraneo in cambio di una laurea ad honorem in Albania e corsi universitari a Roma. Andranno a processo anche Roberto Zedda e l’ex consigliere regionale Nanni Lancioni, accusati di aver partecipato alla compravendita dell’ex abbazia in cambio, secondo l’accusa, di una fornitura di termoscanner per la Regione. Ottenuta da Arionline, guardacaso proprio la società di Zedda che era editore di un quotidiano onljne, e che ha ottenuto anche fondi regionali.
Oltre a Solinas, il processo coinvolgerà Christian Stevelli, consulente di Raimondi, il rettore dell’università albanese Arben Gjata, e Alfonso Lovito dell’università online E-Campus. Sono accusati di aver compiuto atti illeciti legati alla promessa della laurea honoris causa a Tirana e ai corsi universitari.











