Lui è un appassionato fotografo naturalista da tantissimi anni, frequenta per la consueta “caccia fotografica” la Laguna di Santa Gilla, un’area umida vastissima, la più grande d’Europa ricca di flora e fauna, con una biodiversità quasi unica: “Purtroppo – dice il cagliaritano, Gigi Demontis – lo stato di assoluto abbandono e degrado regna da sempre, ovunque si volga lo sguardo, rifiuti di ogni genere, eternit, macerie murarie, copertoni, frigoriferi, materiale dei più svariati, chi la fa da padrone sono i residuati metallici di quello che una volta erano alcuni impianti per la raccolta del sale, si possono osservare dovunque metallo arrugginito dei più svariati tipi, in bella mostra anche una chiatta intera completamente corrosa dalla salsedine. Insomma una vera e propria discarica a cielo aperto, uno spettacolo indecoroso e indegno per una città come Cagliari e tutto l’hinterland che si affaccia nella laguna, Cagliari candidata a capitale Europea della cultura 2019, la cultura del degrado, e del totale menefreghismo di chi avrebbe il sacrosanto dovere di gestire in maniera diversa un patrimonio naturalistico di inestimabile valore che appartiene a noi tutti”.
LO SGUARDO DEL FOTOGRAFO. “Sa Genti Arrubia, i bellissimi fenicotteri rosa che popolano la laguna ogni anno ci regalano uno spettacolo unico nel periodo che precede l’accoppiamento – racconta Demontis – la danza nuziale e il corteggiamento lasciano senza parole, mi chiedo per quanto tempo ancora sarà possibile ammirare queste creature se non si decide di proteggere il loro habitat? E di pochi giorni fa la notizia che la Regione Sardegna ha stanziato 60 milioni di euro per la riqualificazione degli impianti delle saline Conti Vecchi, dal 2013 Syndial Eni, con la collaborazione del FAI. Voglio sperare che tutta la laguna tragga beneficio da ciò, anche se personalmente ho i miei dubbi che tutto cio’ sia stato deciso venga realizzato. Ormai e’ prassi consolidata che le promesse lasciano il tempo che trovano, (vedi Molentargius) regalandoci da parte degli amministratori il classico specchietto per le allodole,un esempio? Nel mese di Aprile 2015, più precisamente il giorno 1 (guarda che combinazione ) durante un escursione nella laguna, incontro degli operai che sistemano dei pannelli in legno sul terreno, vengo informato che si tratta dei pannelli su cui verranno indicati i vari percorsi naturalistici all’interno del sito, sono meravigliato, finalmente, dico a me stesso, si sono decisi. Giorno 2 Aprile 2015, posa in opera di panchine in tutta la vastissima area della laguna, bellissimo, con mia grande soddisfazione scatto alcune foto e vado via. Il giorno 14 Aprile 2015 faccio un altro sopralluogo, e con sorpresa noto che sono stati installati un altalena, dei cavalli a molla, un contenitore per rifiuti, e una passerella in legno, il tutto degnamente sistemato tra sterpaglie e rifiuti subito dopo il cavalcavia che immette nella dorsale per Macchiareddu, sul lato destro. La prima cosa che ho pensato e’ stata che tutto questo non sarebbe durato ancora per molto dal momento che la zona e’ priva di qualsiasi tipo di controllo e vigilanza, anche sporadica. Giorno 7 giugno 2015…spariti alcuni dei pannelli, spariti i cavalli con le molle, sparito il contenitore dei rifiuti, tranciate e portate via le catene dell’altalena compreso il seggiolino, ”DOMANDA: quale mente eccelsa ha deciso l’installazione di questi componenti all’interno della laguna senza prima averne tutelato l’area magari con una bella pulizia e un adeguata recinzione? ”evidentemente i nostri amministratori avevano soldi da buttar via, i nostri soldi, e vorrei dire a questi signori che non si comincia da tetto a costruire una casa, ma dalle fondamenta, la guerra delle poltrone porta questi risultati quando vengono occupate da persone completamente incompetenti in materia di urbanistica, spero lo capiscano anche se ho i miei dubbi “oltretutto inviterei questi signori a verificare lo stato pessimo del materiale adoperato, mi riferisco al legno scadente impiegato dalla ditta che ha eseguito i lavori ( oltretutto una ditta di Avellino) completamente deformato, e lesionato nelle parti di giunzione,tutto questo a distanza di un solo anno, insomma un incredibile spreco di soldi ancora una volta gettati al vento, che delusione, il trucco c’e’ e si vede … E se questo non e abbastanza, tanto per non farci mancare nulla c’e’ un altra laguna, quella di Molentargius abbandonata a se stessa nell’incuria più totale,capanni di osservazione inutilizzati da tempo ormai distrutti, recinzione che fa acqua da tutte le parti e libera circolazione di cani randagi al suo interno, e ancora eternit bene in vista… il tutto documentato fotograficamente, ma questa e’ un altra storia”.
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