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La scuola non vi insegna un metodo di studio? “Lo faccio io gratis”

di Redazione Cagliari Online
22 Giugno 2017
in cagliari, centro-storico

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Alzi la mano chi ha avuto a scuola degli insegnanti lungimiranti che, tra una lezione di italiano e una di storia o matematica, gli hanno insegnato anche un metodo per studiare. Pochissimi vero? Certo, perché solitamente la maggior parte dei nostri docenti macina ore e ore di spiegazioni e interrogazioni ma trascura purtroppo una cosa basilare: non insegna ai ragazzi un efficace metodo di studio. Probabilmente questo è uno dei principali motivi per cui da anni gli studenti sardi sono additati dall’Ocse come i peggiori in Europa.

Mario Ancis, ex direttore dell’istituto Salvatore Cambosu, sta portando avanti da anni una strenua battaglia perché ai ragazzi sardi venga insegnato prima di tutto un metodo di studio. Per due anni di seguito, nel 2013 e nel 2014, Ancis ha presentato a tutte scuole medie di Cagliari e Quartu il suo progetto, che semplicemente si proponeva di dare agli insegnanti un supporto per insegnare ai ragazzi un metodo di studio.

«Inizialmente ho chiesto una piccola retribuzione, poi addirittura ha proposto gratuitamente il mio supporto ai dirigenti scolastici – spiega Mario Ancis nel suo studio di consulenza scolastica e familiare in via Sonnino–. Eppure neppure in questo modo sono riuscito a smuovere qualcosa. Nessuno mi ha risposto».

Finché qualche giorno fa, dopo l’Epifania, Mario Ancis ha appeso nel portone in legno del palazzo che ospita il suo studio un cartello provocatorio:  “Per studiare è indispensabile avere un metodo.  Sino al 6 febbraio lo insegnerò gratuitamente. Vieni, ti conviene”.

Una provocazione e un appello che nascondono molta amarezza e delusione. «So per certo che sono stati gli insegnanti a respingere il mio progetto perché sicuramente affidare ad un esterno l’insegnamento del metodo di studio non gli farebbe fare una bella figura», spiega, seduto sulla poltrona che fu di suo padre Orazio, il mitico fondatore del Cambosu. «Eppure la maggior parte dei docenti non insegna ai ragazzi come si deve studiare. Oltre al metodo di studio – prosegue Mario Ancis – è necessario responsabilizzare i ragazzi, insegnargli a ragionare, fargli capire che per avere dei risultati bisogna impegnarsi. Io lo faccio e vorrei mettere sempre più a disposizione della comunità la mia esperienza».

Poi il rammarico lascia il campo all’affetto e ai ricordi. Le fotografie appese alle pareti dello studio ritraggono un ancora giovane Orazio Ancis, vero e proprio monumento dell’istruzione cagliaritana, passato alla storia per i colpi di pompa inflitti per punizione agli studenti più indisciplinati. Ricordato comunque con molto affetto da chi ha frequentato l’istituto di via Tuveri, chiuso dieci anni fa, nel 2004, per mancanza di studenti.

Facendo tesoro degli insegnamenti paterni, ma anche dei suoi errori, Mario Ancis ha lavorato per oltre trent’anni al Cambosu, prima come vice direttore poi come direttore. Un’esperienza che oggi con la sua attività di consulente scolastico cerca in tutti modi di mettere  a disposizione dei ragazzi, senza distinzione di età, dai bambini agli studenti universitari. Perché c’è sempre tempo per imparare a capire ed apprendere. «La mancanza di un metodo di studio fa passare ai nostri ragazzi la voglia di studiare – conclude – e questa è una delle ragioni principali per cui gli studenti sardi sono agli ultimi posti in Italia e in Europa».

Dunque, le lezioni di metodo di studio sono gratis fino al 6 febbraio. Ma resta il grave problema posto da Mario Ancis: perché la scuola non insegna ai ragazzi un efficace metodo di studio che li accompagni per tutta la carriera scolastica e universitaria? E perché ostacola chi vuole dare un contributo anche gratuito?

Comunque alzi la mano chi, nel suo percorso scolastico, ha avuto dei docenti illuminati che prima ancora delle nozioni di storia, geografia e matematica, gli hanno insegnato un metodo per capire e apprendere queste materie.

Tags: ancisCagliariscuola
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