“La chiesa è in vendita”, cartelli choc e offensivi a San Vero Milis

Due cartelli appiccicati con lo scotch sul portone della chiesa di Santa Sofia, lo sdegno del sindaco Tedeschi: “Gesto di qualche ignorante: i valori, la fede, pur se non condivisi, meritano riguardo e non oltraggio”


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Due cartelli con due messaggi, a voler esser buoni, da “burlone”: a San Vero Milis, qualcuno, ha avuto la “bella pensata” di appiccicare, sul portone della chiesa di Santa Sofia, due cartelli con la scritta “vendesi”. Meglio, uno recava questa parola, l’altro, invece, “sono Gesù la chiesa è in vendita”. A pubblicare le foto, sdegnato, è lo stesso sindaco Luigi Tedeschi: “Solidarietà al parroco don Ignazio Serra e alla comunità cattolica sanvererse per l’ offensivo gesto da parte di qualche ignorante. Ignorante, si, ma non per grado di istruzione, ma perché ignora il rispetto sociale e la linea che passa da uno scherzo divertente ad una presa in giro della sensibilità dei suoi concittadini, tra la burla e l’offesa. I valori, la fede, pur se non condivisi, meritano riguardo e non oltraggio”, osserva, piccato, il sindaco.

“Invitiamo la popolazione che sappia qualcosa in merito ai fatti, di collaborare alle indagini…che lo sdegno per l’accaduto, non rimanga solo denuncia ma presa di posizione della comunità nel difendere  il rispetto delle persone e dei luoghi”.


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