L’opposizione tace, la maggioranza attacca e silura sé stessa. Anche le strade in Sardegna sono un disastro, e certo non è una novità. Sarebbe dovuto cambiare tutto quando, nel 2021, l’allora ministro delle Infrastrutture Giovannini nominò Solinas commissario straordinario, decisione che avrebbe dovuto smuovere immediatamente i cantieri eterni sulle strade sarde, da anni in una situazione da terzo mondo, e che fu accolta trionfalisticamente come una grande vittoria politica e logistica. Invece, da due anni (anche) su questo fronte è tutto immobile. “Mi chiedo: perché, a distanza di quasi due anni, dopo aver riconosciuto l’importanza di tale incarico, la funzione del commissario-presidente è diventata un ulteriore blocco e rallentamento?”, si chiede il parlamentare Dario Giagoni, ex coordinatore della Lega in Sardegna, che propone di affidare la funzione di sub-commissario all’attuale assessore ai Lavori pubblici, il leghista Pierluigi Saiu. Un attacco frontale che ha una forte portata politica a pochi mesi dalle elezioni regionali, inasprendo un clima ben diverso da quello di incondizionato amore fra sardisti e leghisti del 2019.
Disastrosa la situazione nel Cagliaritano e nel sud Sardegna. Sulla Sulcitana, la 195, la protesta di Giagoni riguarda il tratto Cagliari-Pula e il collegamento tra la 130 e l’aeroporto di Cagliari-Elmas. Sulla 126 non si sta lavorando nella bretella per l’isola di San Pietro. Sulla 130 va sistemato l’incrocio a raso tra Cagliari e Decimomannu. Poi ci sono i tre lotti della 554. E sono tantissimi altri gli esempi un po’ in tutta la Sardegna (dalla Olbia-Arzachena alla Alghero-Olmedo e poi fino a Fertilia, e ancora la 131 sempre più percorso di guerra).
“Passati diciotto mesi, la gestione dei lavori da parte del presidente della Regione si è rivelata pessima, i cantieri della nostra sono fermi, parliamo di opere dal valore di oltre un miliardo e mezzo di euro. Niente è stato fatto, immobilizzando l’avanzamento dei lavori – dice Giagoni – Parliamo di percorsi stradali importanti che ogni giorno rallentano tutti i cittadini, rendendo la viabilità pericolosa. E la situazione non è più accettabile”.












