Nuovi guai giudiziari per Claudio Cugusi, leader di la Base, uno dei principali alleati del sindaco Massimo Zedda, accusato di violazioni urbanistiche. Alle porte della campagna elettorale, per lui si è aperto ieri un nuovo processo: l’accusa del pm Gaetano Porcu è di avere realizzato accanto alla sua villa nel cuore di Molentargius “dei manufatti edilizi in un terreno in assenza del permesso di costruire e in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico”.
La notizia è stata pubblicata oggi sull’Unione Sarda, grazie allo scoop del giornalista Francesco Pinna. Cugusi ha successivamente demolito le opere abusive contestate. Ma le accuse sono chiare: Cugusi avrebbe costruito senza i permessi necessari in un’area dichiarata “di notevole interesse pubblico perchè costruisce un quadro particolare di bellezza naturale”. E non potrebbe essere altrimenti, visto che si parla di opere a poca distanza dal bellissimo stagno di Molentargius. In particolare le contestazioni riguardano una struttura in calcestruzzo, da utilizzare per l’approvvigionamento idrico, una seconda platea di calcestruzzo, una tettoia in legno. Prive di autorizzazioni. Poi viene contestata la demolizione di un muro di confine. Cugusi dopo avere demolito le opere abusive ha dunque superato la contestazione di presunte violazioni paesaggistiche, ma non quella sulle violazioni urbanistiche, sulle quali verte ora il processo apertosi ieri in tribunale a Cagliari.
Il leader di La Base si è difeso oggi sulla sua pagina Fb, parlando di una guerra tra vicini di casa: “I quotidiani di oggi danno conto in trenta righe di un’inchiesta a mio carico per presunte violazioni edilizie ma non danno conto del fatto che nel 2011 durante i lavori di sistemazione del giardino di casa mia a Quartu ho fatto demolire in tempo reale una micro tettoia e un pezzo di pavimento che gli operai stavano realizzando sconfinando di un metro. La cosa paradossale è’ che se c’è uno al quale danno fastidio le furbate e gli abusi quello sono io.
Ovviamente nessuno scrive che il reato è’ già estinto e che è’ già stata accertata la demolizione fatta a mie spese subito e l’irrilevanza penale del fatto. Nel dubbio vado a giocare a tennis.
Dimenticavo: la chiamata ai vigili l’ha fatta tale signor Meloni, geloso come una scimmia del mio prato, che nel suo giardino ha realizzato un gabbiotto in legno senza autorizzazione”. Cugusi ha anche pubblicato su Fb la foto del gabbiotto del vicino. Che ovviamente non c’entra nulla col processo nel quale il dirigente regionale di La Base è accusato di violazioni urbanistiche.













