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Iscol@, docenti precari sardi in rivolta: “Dalla Regione stipendi in ritardo”

di Redazione Cagliari Online
18 Giugno 2018
in sardegna

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Iscol@, docenti precari sardi in rivolta: “Dalla Regione stipendi in ritardo”

La lettera di 500 docenti precari sardi: “Il progetto Iscol@ è arrivato quest’anno alla sua terza edizione ed è stato indubbiamente, nelle edizioni passate, di grande esito nella lotta alla dispersione scolastica e per il recupero e l’integrazione di molti alunni.

Grande successo, niente da obiettare. Tuttavia ci sono alcuni aspetti legati all’organizzazione e all’erogazione dei fondi regionali che, a nostro parere, nelle passate edizioni del progetto non hanno funzionato con la stessa velocità dell’anno scolastico e che stanno invece fortemente penalizzando personale docente e ata che ha fatto attivamente parte delle due prime edizioni, con tutto il duro lavoro che un progetto del genere richiede ai docenti, agli amministrativi e ai collaboratori scolastici che  accettano di parteciparvi.

Naturalmente questi aspetti non sono stati evidenziati, la tendenza è sempre quella di pubblicizzare il bello del progetto, che indubbiamente c’è. Però noi riteniamo che invece sia importante sottolineare ciò che non ha funzionato molto bene, sia perchè vorremmo risolvere questi problemi il prima possibile, visto che ormai siamo penalizzati da quasi 24 mesi, sia perchè riteniamo giusto che i docenti che decidono di prendere parte al progetto Iscol@ siano comunque ben consapevoli e coscienti dei modi e soprattutto dei tempi che la Regione Sardegna impiega per VERSARE i soldi che spettano alle scuole per poter pagare gli stipendi spettanti al personale assunto.

Entrando nel dettaglio, la Regione Sardegna anticipa, ad inizio progetto, alle scuole che partecipano l’ 80% del finanziamento (e quindi gli insegnanti ricevono l’80% del loro compenso).

Per pagare il 20% finale, la Regione chiede una serie di documenti per la rendicontazione alle scuole e, se tutto è in regola, procede con il saldo. Fin qui tutto regolare.

Ma… c’è un MA. I tempi della Regione nell’erogare il saldo alle scuole sono abbastanza lenti. Si pensi che per la prima edizione del progetto, relativa all’anno scolastico 2015/2016 la Regione non ha ancora provveduto ai pagamenti, quindi non ha nemmeno provveduto al pagamento della seconda edizione del progetto, relativa all’anno 2016/2017. E da qui nasce il vero problema che penalizza molti: mentre alcune scuole hanno potuto anticipare l’importo del 20% finale ad alcuni docenti e ata, pagando loro tutti gli stipendi per il lavoro svolto (come dovrebbe essere), altre scuole non hanno anticipato nulla, e così parecchi di noi si trovano ad aver lavorato duro (si tenga conto che la prima edizione cominciò a Marzo e terminò a Giugno, costringendo i docenti a turni di lavoro durissimi, anche di 40 ore settimanali, senza giorno libero, con un sacrificio immane per molti) e nonostante tutto ciò stiamo ancora aspettando il benedetto saldo del 20% del compenso.

Come è possibile una cosa del genere? Come è possibile che ben due edizioni del progetto, ormai ampiamente terminate, non abbiano ancora ricevuto il saldo del 20%, mentre sta per finire la terza edizione? Perchè il bando non garantisce che i docenti vengano pagati a saldo entro la fine dell’anno scolastico in cui hanno lavorato?

Quanto ancora dovremo aspettare ciò che ci spetta? Sono già passati 24 mesi dalla fine del primo progetto e ancora non si è mosso nulla. Siamo abbastanza stanchi di questa situazione, perchè intanto il lavoro è stato portato a termine un anno e mezzo fa, perchè abbiamo anticipato molte spese e perchè non si vive d’aria.

Probabilmente molti di noi, SE AVESSERO saputo prima che le condizioni erano queste, non avrebbero accettato di partecipare.

Ma non ci sembra nemmeno giusto che noi docenti e ata PRECARI siamo costretti a rinunciare al nostro lavoro (ricordiamo che veniamo chiamati dalle graduatorie d’istituto, come i normali supplenti) per la lentezza, peraltro inspiegabile e ingiustificabile, con cui la Regione gestisce un nobile progetto come ISCOL@, nato, crediamo e speriamo, per il bene dei nostri ragazzi. Una lentezza che, a nostro modesto parere, lede i nostri diritti e sminuisce il nostro lavoro.

Con questa denuncia speriamo di ricevere il prima possibile ciò che ci spetta e di ottenere per le prossime edizioni, la terza è ormai alle porte, la garanzia del pagamento al personale docente e ata coinvolto del 100% dello stipendio entro la fine dell’anno scolastico.

 

Tags: iscolaletteraprecariprofsardi
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