In Sardegna il ciclone della morte: donne e bambini tra le vittime

Il territorio più colpito è la Gallura, con 13 morti. Letta: “Lo Stato sta facendo il massimo”


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Un bilancio tragico, una strage dell’acqua. Sedici vittime accertate e un disperso nell’alluvione che ha violentemente colpito l’Isola. Ma il dramma non finisce qui, perché nella terra devastata dall’alluvione sono circa 2700 le persone fuori casa ospitate in strutture o da parenti. Il ciclone Cleopatra ha flagellato la Sardegna con conseguenza catastrofiche. “I valori delle piogge sono da associarsi a valori plurisecolari – ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, riferendo alla Camera. L’avviso, ha aggiunto, “indicava una criticità al massimo livello per il rischio idrogeologico, con possibilità anche di perdite di vite umane. In poche ore si sono registrati oltre 450 millimetri di pioggia quando nella serie storica le precipitazioni medie annue sono di mille millimetri. Questo ha messo in crisi il sistema idrografico. Il Dipartimento della Protezione civile – ricorda Orlando – avvisò domenica scorsa, con un allerta meteo, della possibilità di forti precipitazioni sulla Sardegna. L’avviso – ha aggiunto – indicava una criticità al massimo livello per il rischio idrogeologico, con possibilità anche di perdite di vite umane”.

Sedici quelle accertate al momento, ma il conto potrebbe tragicamente aumentare. Nelle ultime 48 ore migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case. Strade e intere città allagate per l’esondazione di fiumi, centinaia di sfollati. E’ una tragedia senza precedenti quella che ha colpito la Sardegna messa in ginocchio dal passaggio del ciclone Celopatra.

Tredici le persone che hanno perso la vita nella provincia di Olbia, due a Nuoro, dove vi è anche l’unico disperso, un uomo. Una vittima anche in provincia di Oristano e in questo terribile bilancio ci sono anche quattro bambini.

“Lo Stato sta facendo il massimo”
“Lo Stato c’è e sta facendo il massimo. Sono venuto qui anche per dire questo: i venti milioni messi stamani sono una prima parte per uscire da questa emergenza e poi seguiremo con la ricostruzione”. A parlare, oggi, il premier Enrico Letta che si è recato ad Olbia per una riunione con il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, glie enti e le istituzioni loali. “I sindaci dei territori colpiti dall’alluvione chiedono giustamente l’esclusione dal Patto di Stabilità. Sono sicuro che usciremo da questa situazione drammatica. Bisogna lavorare, si sta lavorando col massimo impegno, coordinamento, tanta tanta determinazione. La comunità nazionale tutta, oggi è vicina alle popolazioni che sono state colpite così duramente da un evento straordinario”.

Il messaggio di Papa Francesco
“Sono profondamente commosso dall’immane tragedia che ha colpito la Sardegna, chiedo a tutti di pregare per le vittime specialmente per i bambini”. Sono le parole di Papa Francesco nhei confronti della tragedia.
Arrivato nelle zone alluvionate, il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli ha spiegato che sulla Sardegna sono

Cappellacci: “Dramma dalle dimensioni apocalittiche”
Per il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, si tratta di un dramma di “dimensioni apocalittiche”. I valori massimi delle precipitazioni cadute lunedì sulle zone più battute dal maltempo sono eccezionali nel senso stretto della parola, perché non hanno precedenti storici. Oltre ai 20 milioni di euro messi a disposizione dal Governo, che ha dichiarato lo stato di emergenza, arrivano nel frattempo altri cinque milioni di euro. Lo ha deliberato la Giunta regionale, riunita in seduta straordinaria sotto la guida della vicepresidente della Regione, Simona De Francisci. Mentre la riunione era in corso a Cagliari il presidente Ugo Cappellacci ha incontrato a Olbia il responsabile della Protezione civile Franco Gabrielli.

 

LE VITTIME

Tredici vittime in gallura, la zona più colpita Le vittime sono un padre 35enne e il figlio. Tra le vittime anche Patrizia Corona, 42enne, e la figlia di 2 Morgana Giaconi, in località Bandinu, a Olbia, vicino allo stadio Nespoli: sono morte insieme, dentro la loro Smart. In via Lazio è morta Anna Ragnedda, 83enne, e un’altra donna che è stata trovata in casa senza vita.

A Torpè ha perso la vita Giuseppina Franco; a Onanì è stato ritrovato il corpo di Giuseppe Farre, trascinato dalla furia di un torrente. Vannina Figus, una donna di 64 anni ha invece perso la vitaa a Uras nella cantina allagata della sua casa.

Stesso crudele destino per una famiglia di origine brasiliana, madre, padre e due ragazzi di 20 e 16 anni, sono morti nel seminterrato, sommerso da tre metri d’acqua. In provincia di Nuoro è morto Luca Tanzi, 44enne poliziotto in servizio alla squadra mobile, mentre scortava con tre colleghi un’ambulanza, nella strada tra Oliena e Dorgali.

I soccorsi
La massiccia macchina dei soccorsi è formata da vigili del fuoco, protezione civile, Forestale regionale, carabinieri, polizia, guardia di finanza, 118 e centinaia di volontari. In campo anche il Genio della Brigata Sassari. E da stamattina sono stati schierati 85 militari e mezzi speciali dell’Esercito per la ricerca di eventuali dispersi nella zona di Olbia. Entrato in azione anche un plotone speciale del genio con macchine movimento terra e mezzi speciali per l’aspirazione delle acque.