“Condannate il sindaco Massimo Zedda a un anno e mezzo di reclusione”: La requisitoria-bomba porta la firma del pm Giangiacomo Pilia, che nel processo che vede indagato il primo cittadino per abuso di ufficio ha oggi richiesto una maxi pena. Secondo il pm sarebbe infatti doppio l’abuso di ufficio del sindaco, in quyalità di presidente della Fondazione del Lirico: ““La nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del Teatro Lirico ha almeno tre ragioni di carattere privatistico inconciliabili con la finalità pubblica”, sostiene il magistrato. Una vera e propria bomba a rifosso della campagna elettorale del centrosinistra, ma ora sarà il giudice a dovere valutare nelle prossime udienze le richieste del pm Pilia. Secondo il quale la stessa sentenza del Tar in merito alla nomina della Crivellenti è priva di un proicesso motivazionale e della motivazione di un percorso logico e giuridico. Il secondo abuso di ufficio del sindaco sarebbe sulla revoca della nomina nel cda del Lirico di Giorgio Baggiani, reinserito invece dai giudici amministrativi. “La Crivellenti al teatro Lirico non aveva alcun titolo per fare la Sovrintendente perchè al teatro aveva fatto semplicemente la bigliettaia- ha ricordato il pm- ed è stata assunta su presssione dell’ex sottosegretario Gianni Letta. la nomina della Crivellenti era per Zedda una questione di vita o di morte, ciò che ha causato un’ingiusto svantaggio ai 44 candidati alla manifestazione di interesse, manifestazione alla quale la Crivellenti non ha mai partecipato”. Zedda spera comunque nell’assoluzione che gli permetterebbe di essere in prima fila come candidato sindaco del centrosinistra.











