Iglesias: non ce l’ha fatta Antonio Congiu, l’85enne investito da un’auto in corso Colombo

Il pensionato, mentre attraversava la strada a piedi sulle strisce pedonali in Corso Colombo, è stato travolto da un automobilista “accecato dal sole”


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Non ce l’ha fatta Antonio Congiu, l’ottantacinquenne di Iglesias investito la mattina di venerdì 19 febbraio in corso Colombo da un’automobile: il pensionato è spirato dopo alcune ore di agonia all’ospedale di Brotzu, a Cagliari, dov’era stato trasportato in condizioni molto critiche.

L’incolpevole anziano, poco dopo le 7.30, stava attraversando la strada a piedi presso l’ingresso di via Aldo Moro, servendosi regolarmente delle strisce pedonali, quando è stato travolto da un’Alfa Romeo Giulietta condotta da un cinquantasettenne che non avrebbe visto il pedone in quanto abbagliato dal sole: saranno comunque i carabinieri della locale stazione, intervenuti per i rilievi, a fare piena luce sulla dinamica e sulle cause del tragico sinistro. L’investitore si è subito fermato ed ha chiamato i soccorsi, ma ciò non gli eviterà di dover rispondere del reato di omicidio stradale automaticamente contestatogli dalla Procura di Cagliari, la quale ha anche disposto l’autopsia sulla salma della vittima proprio per la mattinata di oggi, giovedì 25 febbraio.

Congiu è stato trasportato in ambulanza in gravi condizioni, in codice rosso, al “Brotzu” dove, nonostante tutti i tentativi dei medici di salvarlo, è deceduto nella stessa serata del 19 febbraio: troppo gravi i politraumi riportati nell’impatto con la macchina e poi nella successiva, rovinosa caduta sull’asfalto.

Congiu, che era vedovo, lascia nell’immenso dolore tre figli, Maria Laura, Roberto e Maurizio i quali, per essere assistiti, attraverso il responsabile della sede di Cagliari, dott. Michele Baldinu, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., specializzato nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.

Antonio Congiu aveva lavorato per tutta la vita come operaio all’ex Alumix nel polo industriale di Portovesme e nel 1993 era andato in pensione. Nel giugno del 2015 aveva perduto l’amata moglie ma non si era lasciato andare. Era una persona ancora molto attiva, totalmente autosufficiente, anche alla spesa pensava lui: quel maledetto mattino stava andando a comperare il pane al forno vicino al luogo dell’incidente. “Un padre forte e sempre presente che non ci ha mai fatto mancare nulla” lo piangono i tre figli, che in questi giorni hanno ricevuto tanti attestati di solidarietà a conferma di come l’anziano fosse ben voluto nell’intera comunità.

I funerali saranno fissati non appena, dopo la conclusione della perizia autoptica, arriverà il nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria.


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