In merito alla notizia – circolata sul web e diffusa da alcuni mezzi d’informazione – relativa al soccorso di una paziente con ictus, avvenuto domenica scorsa – i vertici dell’Areus fanno sapere di aver attivato una verifica interna relativa in particolare ai tempi con i quali il soccorso è stato attivato e di essere in attesa della relazione da parte della Centrale operativa di Sassari che ha gestito il caso. Ciò premesso, la direzione dell’azienda per l’emergenza-urgenza precisa che l’attivazione dell’elisoccorso è avvenuta dopo le 19 e non è stato possibile accettare il servizio perché l’arrivo da Olbia, ed il successivo trasferimento a Sassari, avrebbe comportato il superamento delle effemeridi (l’orario di tramonto); l’elicottero si sarebbe dovuto fermare Sassari e non sarebbe stato operativo per tutta la notte.
Per poter accettare la missione si sarebbe dovuto attendere le 20, quando avrebbero preso servizio i due piloti di turno, indispensabili per il volo notturno. Stanti così le cose, il mezzo su gomma poteva essere più competitivo rispetto all’elicottero e infatti la paziente è giunta al pronto soccorso di Sassari con il mezzo medicalizzato (quindi con garanzia della assistenza medica durante il tragitto) alle ore 20.33. Non corrisponde al vero che la strumentazione dell’Ospedale di Sassari non fosse funzionante, dunque era corretto dirigersi verso quella sede considerato il fuori uso dell’angio tc di Nuoro, assolutamente indispensabile per la diagnosi differenziale tra ictus ischemico ed emorragico, visto che l’approccio terapeutico è completamente diverso.
E’ vero che l’Areus sta predisponendo una pianificazione delle elisuperfici da abilitare al volo notturno e Sassari è fra queste; in questa sede si sta lavorando in stretta collaborazione con il sindaco Nicola Sanna, che ha sempre garantito la più ampia collaborazione per arrivare alla soluzione più rapida e funzionale possibile, nell’interesse di tutti i cittadini.
Infine, rileva la direzione Areus, l’elisoccorso regionale, attivato da soli due mesi, ha già effettuato più di 270 interventi tra primari (la stragrande maggioranza ) e secondari, arrivando praticamente in quasi i Comuni della Sardegna e portando in quelle sedi operatori di grande professionalità con l’utilizzo dei mezzi più moderni in circolazione.
La replica della Aou di Sassari. «Il 26 agosto scorso la Tc dell’ospedale Santissima Annunziata era in funzione e la macchina del pronto soccorso sassarese, all’arrivo dell’ambulanza “Mike” da Nuoro con una paziente in codice rosso, ha risposto in maniera adeguata».
È quanto fa sapere la direzione aziendale dell’Aou di Sassari che fornisce alcune doverose precisazioni alle dichiarazioni del rappresentante del movimento Unidos, apparse oggi sulla stampa locale.
Dalla scheda compilata dai medici del pronto soccorso, risulta che la paziente è arrivata il 26 agosto alla struttura del Santissima Annunziata alle ore 20,34 a bordo di un’ambulanza medicalizzata. Dopo essere stata sottoposta alle prime visite dei medici della medicina d’urgenza, che hanno contattato sia la Stroke Unit sia la Radiologia, alle 20,48 è stata sottoposta a Tc e alle 21,10 il medico radiologo ha steso il referto.
«La donna – sottolinea la direzione aziendale – è stata prontamente visitata anche dal neurochirurgo che l’ha ritenuta non suscettibile di intervento e, pertanto, è stata ricoverata in medicina d’urgenza, reparto in cui, al momento, si trova ricoverata. A oggi la paziente è stabile e in lieve recupero funzionale.
«Nessuna TC guasta quindi – ribadisce la direzione aziendale – e non c’è stato alcun ritardo da parte del pronto soccorso nella presa in carico della paziente».
Dalla direzione quindi l’invito a «evitare la diffusione di notizie non verificate che, oltre a offendere l’operato degli operatori sanitari impegnati ogni giorno al servizio dell’utenza, generano nei cittadini sfiducia verso un apparato che, invece, è in grado di mostrare la sua efficacia ed efficienza». La struttura della Stroke Unit, infatti, a Sassari è attiva 24 su 24 ed è in grado di intervenire in tempi rapidissimi dalla chiamata del pronto soccorso. La stessa risposta è in grado di darla la Neurochirurgia con un neurochirurgo presente h24 e pronto a intervenire in pochi minuti in caso di necessità.