I parlamentari Sel al ministro: un vertice sulle basi militari sarde

Chiesta anche la riconversione del poligono di Quirra


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I parlamentari sardi Luciano Uras e Michele Piras hanno inviato, oggi, una lettera di sollecito al Ministro per la Difesa Mauro per chiedere con urgenza un incontro con il Coordinamento dei sindaci sardi soggetti a servitù militare. Dal Ministero – fanno sapere i parlamentari – è già stata espressa informalmente piena disponibilità a fissare la data per una riunione con gli amministratori locali che vedono i propri territori gravati da circa il 50% delle servitù militari nazionali.

Come è noto i Sindaci delle aree interessate dalle servitù sono spesso in una condizione difficilissima: da una parte chiamati a responsabilità pesanti dallo Stato in relazione agli atti che assumono relativamente al governo del territorio, dall’altra contestati e, in alcuni casi, addirittura minacciati in ragione delle posizioni che rappresentano circa la presenza militare.

La richiesta di un incontro è sempre più urgente e necessaria, al fine di chiarire e verificare alcuni aspetti – nel rispetto dei rapporti tra Stato ed Enti locali – in relazione alla fruibilità di alcuni territori sui quali ad oggi gravano ancora pesanti inibizioni. Ma, soprattutto, per avviare quel percorso delineato attraverso la riqualificazione, riconversione produttiva e mirata alla ricerca e all’alta tecnologia del Poligono Interforze del Salto di Quirra

L’incontro sarà inoltre utile ad avviare la costruzione di un dialogo permanente tra amministratori locali e Ministero, anche in funzione della Conferenza sulle Servitù militari, che si terrà nella prossima primavera.

La lettera è stata sottoscritta da tutti i senatori di Sinistra ecologia e libertà e dal capogruppo alla Camera dei Deputati, oltre che da tutti i parlamentari Sel presenti in Commissione Difesa.

Questa iniziativa si inserisce in un quadro di azioni di sostegno delle istituzioni a favore delle amministrazioni locali. E mira a sollecitare anche un adeguato intervento da parte del Governo regionale, che fa registrar timidezze e ritardi che non appaiono assolutamente giustificati data la gravità dell’argomento in oggetto.


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