Manuela Serra e Mario Puddu del M5S: “Chiariscano l’A.I.A.S. e i suoi committenti qual è la reale situazione dei crediti e dei debiti controversi nell’interesse dei lavoratori”
Le proteste dei lavoratori dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici (A.I.A.S.), negli anni sono divenute sempre più pressanti.
Chiedono la tutela del diritto al riconoscimento del loro lavoro e risposte veritiere in quanto, ancora oggi e dopo anni di pagamenti irregolari degli stipendi, le responsabilità vengono rimbalzate da una parte all’altra e chi sta al centro ne paga le conseguenze. “Ho deciso di occuparmi dei disabili prima e dei lavoratori dell’A.I.A.S. – afferma la senatrice Manuela Serra – poiché è un tema di competenza della mia Commissione e soprattutto perché nella veste di portavoce al senato del M5S porto avanti da anni battaglie con i miei colleghi nell’interesse dei cittadini. Non si tratta, quindi, di mera opportunità politica e ancor meno di strumentalizzazione della vicenda a fini elettorali, come parrebbe sostenere il direttore amministrativo dell’ente, dott. Vittorio Randazzo, nella nota diffusa ieri alla stampa”
A prescindere da chi detiene le responsabilità dello stato di precarietà attuale dei lavoratori e delle loro famiglie, non è possibile non indignarsi, anche in modo risoluto, di fronte a un’ennesima ingiustizia perpetrata, ancora una volta, ai danni della catena debole del sistema: i lavoratori e i pazienti. “Le affermazioni indirizzate al Movimento 5 Stelle – continuano Manuela Serra e il sindaco di Assemini Mario Puddu – sono svilenti, di cattivo gusto e non rendono onore alla serietà del nostro impegno quotidiano e, soprattutto, alla realtà dei fatti già abbondantemente noti”.
Sarebbe sufficiente conoscere i bilanci, è necessario comprenderli per capire chi ha effettivamente delle responsabilità. “Mi chiedo – conclude la Serra – quanto tempo bisognerà ancora attendere per vedere risolto questo annoso problema che assilla oltre modo la vita di tante persone che non hanno alcuna pretesa se non quella di lavorare serenamente ed essere ricompensati per questo, nulla di più.”











