Tra le mani? Guinzaglio e cellulare, molti cagliaritani senza l’acqua per la pipì del cane

Bustine quasi sempre pronte, ma una buona fetta di padroni dei cani continua a girare senza la bottiglietta nonostante l’ordinanza del sindaco. Dalla Fonsarda sino a Villanova è il festival delle passeggiate “antigieniche” per i bisognini


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L’ordinanza? C’è, è in vigore da lunedì scorso e le multe per i trasgressori sono salate: da cento a cinquecento euro. A Cagliari la nuova “legge” del sindaco Paolo Truzzu sull’obbligo di portare una bottiglia d’acqua o uno spruzzino per ripulire i marciapiedi dalla pipì fatta dai cani, però, viene snobbata da una buona fetta dei cittadini. I controlli spettano agli agenti di polizia Municipale ma, durante le prime settantadue ore, non sono arrivate notizie di multe elevate ai padroni “distratti”. Ma, in alcuni casi, l’assenza della bottiglietta viene giustificata come, quasi, una ribellione. Basta fare una passeggiata per le vie centrali di Cagliari per rendersi conto che, anche di giorno, l’acqua per pulire la pipì non rientra nel kit del “padrone perfetto”. Nei giardinetti delle viuzze del rione Fonsarda una donna porta a spasso i suoi due cagnolini: “La bottiglietta d’acqua? Guardi, la porto sempre ma stavolta me ne sono dimenticata”, afferma, proprio mentre uno dei due cani gioca tra la poca erba di un’aiuola. “Le bustine, però, ce le ho”, prosegue, mostrando cinque mini bustine attaccate in cima al guinzaglio.

Altra strada, via Dante, all’altezza di piazza Repubblica. Una 30enne è ferma al semaforo col suo cane, un meticcio, dopo essere arrivata da via Alghero: scatta il verde e la passeggiata prosegue. E, della bottiglietta, nemmeno l’ombra. E zero giustificazioni. Ancora: via Grazia Deledda, una donna parla al cellulare, ogni tanto lo abbassa e guarda lo schermo, forse perchè sta attendendo un documento o una fotografia. Nella mano sinistra tiene un lungo guinzaglio blu al quale è legato il collare di un cagnolino nero. Bottiglietta? Non pervenuta, la borsetta è troppo piccola perchè possa contenerla. E c’è anche chi, pur di non portarsi dietro un po’ d’acqua, continua a far fare i bisogni al proprio cane quando fa buio. Ieri sera, in via Sant’Alenixedda, un sessantenne si fa quasi trascinare da un alano: “E la bottiglietta piena d’acqua?”, domanda del cronista. “Sì, come no: sa quanta pipì fa, normalmente, il mio cane? Tanta. Dovrei portarmi dietro un bidoncino da due litri. Ma secondo lei questi sono i veri problemi della città?”.


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