“Le posizioni si stanno lentamente avvicinando, nessuno si voleva alzare dal tavolo ma c’era la volontà di andare avanti con la trattativa, ciò è molto positivo”. Così Gian Marco Centinaio, ministro dell’Agricoltura, al termine del tavolo convocato dal Viminale per il “prezzo del latte”. Con lui il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria. La proposta degli industriali, 70 centesimi al litro, ha incontrato il “no” dei rappresentanti dei pastori. E ci sono 43 milioni – tra Governo, Regione e Banco di Sardegna – per ritirare le decine di migliaia di quintali di pecorino in eccedenza. Tutto rinviato al prossimo weekend quando, in Sardegna, arriverà proprio Centinaio.
“Un euro al litro è il risultato finale, il problema è il punto di partenza. Il conguaglio arriverà dalla domanda e dall’offerta del prodotto finale”, spiega Centinaio ai cronisti che lo attendevano fuori dal Viminale, “abbiamo messo sul tavolo anche il rapporto con la grande distribuzione, il 21 febbraio ci sarà anche il tavolo di filiera. Sono fiducioso, spero che sabato la vicenda si chiuda. Sarò comunque in Sardegna anche domenica”.













