Guarita dal Covid ma col green pass in scadenza: “Dovrò fare la terza dose per lavorare a Teulada”

Tampone antigenico negativo per Francesca Virdis, 30enne, addetta mensa nella base militare: “Ho chiamato tutti, dall’Igiene pubblica alla Protezione Civile: il mio nome non è nella lista dei guariti. Sola con un figlio a carico, sono obbligata a vaccinarmi nonostante abbia sconfitto il virus”.


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Guarita dal Covid lo scorso dieci gennaio, il suo nome non compare “negli elenchi dei guariti dal virus”. E così, domani, il green pass di Francesca Virdis, 30enne di Sant’Anna Arresi, addetta mensa nella base militare di Teulada, scadrà. E lei sembra essere già rassegnata: “Per continuare a lavorare dovrò fare la terza dose di vaccino nonostante la mia guarigione, che dovrebbe portarmi ad ottenere il super green pass per sei mesi”. Inizia tutto “il 30 dicembre 2021. Ho richiesto il tampone antigenico rapido in immunofluorescenza in un laboratorio di analisi di Carbonia, sono risultata positiva è da quel momento ho iniziato il mio isolamento, insieme a mio figlio minorenne, anche lui positivo. Aspettavo qualche chiamata dell’Ats dal momento che ho passato due giorni di febbre a 39 e, soprattutto, mio figlio con la febbre a 40. Nessuno si è degnato di chiamare”, racconta la donna. “Dopo la guarigione e passati i fatidici dieci giorni, il 10 gennaio abbiamo deciso di recarci nuovamente, a mie spese, nel laboratorio di analisi, dove siamo risultati negativi”. Battaglia col Covid vinta, non però con la burocrazia.
“Ho informato il mio medico di base, chiamato una marea di numeri verdi per l’emergenza, Regione, Usca, Protezione Civile, ho scritto persino a tutte le email dello screening covid ed Igiene Pubblica. Mi hanno detto di avermi segnalata ma ad oggi io non risulto nel registro di chi ha passato il Covid è il mio green pass è in scadenza. Ora, avevo già fatto i primi due cicli vaccinali e mi aspettavo di non dover fare una terza dose, dal momento che ho passato il Covid perché ho già gli anticorpi. E invece, dato che nessuno regolarizza la mia situazione, sono costretta a fare una terza dose di cui non ho bisogno, a causa delle inadempienze del nostro sistema sanitario, per poter tornare al lavoro”, osserva Francesca Virdis. “Dopo l’ennesima chiamata, oggi ho scoperto tramite il numero verde supporto Covid che non risultiamo nemmeno nella piattaforma del ministero della Salute. Il mio medico di base dice di non potermi fare alcun certificato di guarigione, sono obbligata a vaccinarmi perché al primo febbraio mi scade il green pass. Con un minore a carico da sola, non posso tornare a lavorare”.


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