Gonnesa – L’abbraccio di tutti verso Elena Deriu: ricostruire il Solaria Beach Club dopo il rogo devastante che ha bruciato tutto, aperta una raccolta su richiesta dei cittadini. “Premetto di essere stata molto combattuta poiché chi mi conosce sa che non amo chiedere aiuto economico neanche in famiglia”. Alla fine Deriu è stata convinta dal popolo della solidarietà, “il Solaria avrà bisogno anche solo di una pianta che sta per morire e di cui volete liberarvi, non buttatela, ridategli vita e sarò felice di accoglierla quando il Solaria rinascerà perchè il Solaria rinascerà, ora lo so”. Le urla di dolore e disperazione in quei momenti in cui la donna, imprenditrice, ha visto svanire il suo sogno, il suo angolo di felicità in riva al mare, in quella notte di qualche giorno fa in cui è andato tutto in fumo. Una struttura in legno, con arredi in legno, recuperati e lavorati a mano, dove i bambini potevano mangiare il gelato dondolandosi sull’altalena affacciata sulla sabbia e coccolati dal suono e dal profumo del mare di Porto Paglia. Sono rimaste impresse, hanno commosso chi, anche senza conoscere Elena e il suo Solaria, ha pianto insieme a lei. Sin da subito è partita la richiesta di poter aiutare, di poter contribuire, donare per aiutare la donna che, alla fine, è stata convinta e ha accettato. Per far rinascere quel posto, di tutti, per tutti. Una poesia dedicata da una amica, per darle forza, coraggio
“di fronte alla spietatezza del destino…lo stesso coraggio che pochi giorni fa credevo di aver perso sotto quel terribile rogo. È vero, come già scritto, che ho perso tutto ma soprattutto è crollata in me la determinazione che mi ha sempre contraddistinto ed è soltanto grazie a tutti i messaggi e le chiamate di solidarietà che mi hanno riempito il cuore se oggi ho deciso che forse valga la pena rialzarsi. Ci vorrà tempo perchè vengo da un periodo che mi ha riservato diversi pugni in faccia e questa è stata la botta finale…ma ci proverò. Ho sempre pensato che il Solaria fosse il rifugio di chiunque volesse godere di quell’angolo di paradiso che è Porto Paglia e quel maledetto rogo ha distrutto parte di quel paradiso che era di tutti, non solo mio.
Tra le centinaia e centinaia di messaggi alle quali spero di riuscire a rispondere in modo completo, tanti mi avete chiesto il riferimento di un IBAN sul quale generosamente fare delle donazioni. Premetto di essere stata molto combattuta poiché chi mi conosce sa che non amo chiedere aiuto economico neanche in famiglia…L’arredamento del Solaria è nato proprio così, da un’esigenza economica che in quel momento era pressoché a zero, è nato da un pallet lavorato e modellato da me poi diventato tavolo e da vario legname recuperato qua e là…poi ci ho preso gusto” ha scritto pubblicamente la donna.
“In seguito alle vostre apprezzatissime richieste ho aperto un conto dedicato che sarà il piu trasparente possibile e un indirizzo email dedicato…
Il vostro apporto potrà essere anche simbolico, chiunque voglia in qualche modo partecipare potrà farlo anche solo con un gesto o con la propria forza lavoro perchè in questa ricostruzione potrà servire qualsiasi cosa….un tronchetto trovato sulla spiaggia che vi ricorderà il Solaria, non buttatelo, conservatelo… un pallet, una bobina, una porta, tutto ciò di cui volete liberarvi forse il Solaria potrebbe accoglierlo e chi crede di non avere nessuna abilità sappia che il Solaria avrà bisogno anche solo di una pianta che sta per morire e di cui volete liberarvi, non buttatela, ridategli vita e sarò felice di accoglierla quando il Solaria rinascerà xchè il Solaria rinascerà…ora lo so!!!
E tutto il vostro apporto qualunque esso sia servirà soprattutto a dimostrare a chi ha commesso l’ignobile gesto che il Solaria era e sarà di tutti”.
“Coordinate bancarie:
IBAN: IT94A36772223000EM002465183
Intestato a: Deriu Maria Elena
Indirizzo mail per chi volesse proporre la propria abilità ma anche solo un’idea (non potrò rispondere a tutti ma sappiate che farò tesoro di qualsiasi vostra proposta da utilizzare in futuro):