Gli eroi delle vaccinazioni in Sardegna, medici pensionati e volontari in campo per aiutare l’Ats

Anestesisti, ginecologi, medici di medicina generale, nefrologi, chirurghi: alcuni sono già in pensione, altri ancora in attività. Tutti pronti a prestare servizio nelle attività di screening e di vaccinazione messe in atto da ATS per contrastare il diffondersi della pandemia


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 Pronti a tornare sul fronte senza paura, guidati dallo spirito di contrastare la diffusione del coronavirus. Sono oltre trenta i medici, alcuni dei quali in quiescenza (di cui molti ancora attivi in ambito sanitario), che si sono offerti volontariamente di collaborare per la campagna di screening di massa e supportare Ats nelle attività di vaccinazione.
“La sensibilità che state dimostrando non è da tutti – ha affermato il commissario straordinario di Ares Ats Sardegna Massimo Temussi nel corso dell’incontro operativo che si è tenuto questo pomeriggio in via Piero della Francesca -. Per noi è prezioso qualsiasi contributo all’organizzazione di tutte le attività che stiamo mettendo in campo nella lotta al coronavirus”.
“Samo medici vecchio stampo, abituati a lavorare con pochi mezzi e molta buona volontà – spiega Bruno Lacu, ginecologo. – Siamo qui per metterci al servizio dei cittadini. Come medici ci siamo sempre opposti al numero chiuso in medicina: solo chi è davvero motivato va avanti in questa professione. Abbiamo tutti abbracciato l’idea di renderci disponibili, di metterci a disposizione per dare una mano”.
“Per 6 anni sono stato in Africa, alle falde del monte Kenya, facendo diverse esperienze di volontariato – commenta invece Antonio Pinna,  urologo e chirurgo generale. – Ora invece è il momento di dare un aiuto concreto qui, nella nostra comunità”.
Entusiasta di offrire il proprio contributo anche Claudio Solinas, anestesista e ginecologo: “La vaccinazione ci sembrava il modo migliore per impegnarci nel sociale, coordinandoci tra noi, per sconfiggere tutti insieme il Covid”.