Gli agenti penitenziari e i cuori da salvare: tutti a scuola da Luigi Cadeddu

Il personale di Polizia Penitenziaria sottoposto a condizioni lavorative estreme, la UIL organizza corsi professionali su materie che possono fornire un valido aiuto ai poliziotti che svolgono un durissimo e complicatissimo lavoro. Grande successo oggi per quello sul corretto utilizzo del BLS-d


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Il personale di Polizia Penitenziaria sottoposto a condizioni lavorative estreme, la UIL organizza corsi professionali su materie che possono fornire un valido aiuto ai poliziotti che svolgono un durissimo e complicatissimo lavoro.

“Sono note le estreme condizioni lavorative che rendono quasi impossibile il lavoro degli Agenti di Polizia Penitenziaria nel distretto sardo. Sono all’ordine del giorno aggressioni, eventi critici e situazioni estreme che sottopongono gli Agenti ad un continuo stress psico-fisico. Ed è per questo che abbiamo pensato a dei percorsi formativi che possano fornire un valido contributo per il benessere del personale. Ci siamo rivolti a Docenti estremamente qualificati per fornire a tutto il personale di Polizia e del comparto ministeri utili strumenti per affrontare nel miglior modo possibile le dinamiche lavorative”.

Lo rende noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele CIREDDU che aggiunge:” Abbiamo iniziato con la tutela sanitaria degli operatori e tecniche di primo soccorso con il corretto utilizzo del BLS-d che ha sancito la collaborazione tra la UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna e l’HSF Italia. E’ stata una giornata intensa e formativa, 18 istruttori Diretti dal Dr. Luigi CADEDDU hanno formato decine di Poliziotti che, liberi dal servizio, hanno partecipato con entusiasmo.    

Ci saranno ulteriori edizioni perchè il nostro intento è formare un ampio numero di Poliziotti  all’utilizzo del BLS-d.

Il 17 gennaio ci sarà invece un incontro formativo con il medico legale della UIL e  le operatrici dell’ITALUIL che affronteranno argomenti estremamente interessanti ed utili come le malattie professionali, le cause di servizio ed il sistema previdenziale della Polizia Penitenziaria.

Sarà poi un istruttore della Polizia di Stato esperto delle tecniche di autodifesa a realizzare il corso sul corretto utilizzo dei sistemi di contenimento per evitare aggressioni che soprattutto nell’ultimo periodo sono aumentate vertiginosamente a danno del personale.

Crediamo sia un piccolo contributo per dare il giusto merito e la giusta considerazione a chi nelle prime linee degli Istituti penitenziari combatte una “battaglia” per garantire la legalità  in una terra troppo spesso considerata “di confine”. Auspichiamo che anche i vertici dell’Amministrazione anzichè concentrare gli sforzi per incrementare i procedimenti disciplinari per ogni minimo errore degli Agenti, spesso dovuto all’impossibilità oggettiva di rispettare insostenibili carichi di lavoro, inizi a dedicarsi al benessere lavorativo dei nostri poliziotti.

BLSD alla Casa Circondariale Ettore Scalas di Uta. 14 tutor HSF, 4 jacket per disostruzione, 7 manichini per BLSD, 6 DAE da addestramento e 50 allievi in divisa suddivisi in due corsi svoltisi uno la mattina ed uno nel pomeriggio. Queste sono le cifre della terza giornata dedicata al progetto di HSFItalia, in collaborazione con la Polizia di Stato Italiana, “Arrestiamo l’arresto cardiaco” tenutosi questo venerdì dodici gennaio alla Casa Circondariale Ettore Scalas di Uta nell’ambito di un accordo basato su scambi di servizi. L’evento ha visto gli istruttori dell’associazione impegnati a trasmettere le proprie conoscenze agli agenti della Polizia Penitenziaria sulle manovre salvavita di disostruzione delle vie respiratorie e massaggio cardiaco, oltre all’uso del defibrillatore semi-automatico, il tutto affiancati da otto ragazzi del Liceo Paritario Dante Alighieri precedentemente formati dall’Associazione. L’iniziativa, che ricordiamo organizzata in accordo tra HSFItalia e il referente per la UIL della Polizia di Penitenziaria Michele Cireddu, è stata accolta con interesse ed entusiasmo dallo staff del carcere garantendo un ulteriore passo avanti nel consolidare i rapporti tra l’Associazione del Dott. Luigi Cadeddu e le Forze dell’Ordine. 


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