Giulia Figus orgoglio di San Gavino, vince a Roma il “Premio Socialis”

Il personaggio del giorno di Cagliari Online è Giulia Figus, sangavinese laureata all’Università di Cagliari, che si è aggiudicata la XVI edizione del “premio Socialis “dedicato ai migliori lavori accademici su responsabilità e sviluppo sostenibile. Con la sua originale tesi incentrata sulla riqualificazione di un’area dismessa nel contesto urbano di San Gavino che prevede il pieno coinvolgimento della popolazione, ha trionfato tra centinaia di lavori arrivati da tutta Italia.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Le eccellenze sarde si impongono fuori confine. No, questa volta non parliamo, per fortuna, dell’ennesimo “cervello in fuga” verso l’estero, questa volta è l’Italia a riconoscere il merito dei propri ragazzi. Giulia Figus, sangavinese laureata all’Università di Cagliari, si è infatti aggiudicata la XIV edizione del “Premio Socialis” dedicato ai migliori lavori accademici su responsabilità sociale e sviluppo sostenibile. Il titolo della tesi discussa nella facoltà di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, grazie alla quale ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, è stato: “Riqualificazione di un’area dismessa nel contesto urbano di San Gavino Monreale: uno studio analitico basato sulle mappe mentali”, non male, per un ragazza poco più che ventenne.

 

“Sono molto felice di questo importantissimo riconoscimento – confessa Giulia – si tratta di una tesi sulla riqualificazione di un’area del mio paese natale, San Gavino Monreale, e al centro di tutto, il coinvolgimento della popolazione in tutte le fasi dell’urbanistica, con l’obiettivo di creare dei luoghi che possano davvero essere abitati e non subiti”.

La geniale idea, che l’ha vista trionfare tra le centinaia di proposte pervenute da tutta l’Italia, è stata discussa lo scorso Ottobre nella facoltà di Ingegneria, giorno nel quale Giulia è stata proclamata Dottoressa: “Mi sono laureata in ingegneria per l’ambiente e il territorio il 3 ottobre con una tesi di pianificazione territoriale, poco dopo mi è capitato sottocchio l’annuncio di questo bando di concorso, che si occupa di premiare le migliori tesi italiane che abbiano come tema la responsabilità sociale – prosegue la giovane sangavinese – non ho potuto fare a meno di inoltrare la mia proposta, forse un po’ per gioco e con un pizzico di orgoglio per i tanti sacrifici in fase realizzativa, mi sono detta che potesse essere la mia occasione, e per fortuna, così è stato”.

La cerimonia si è svolta a Roma lo scorso 3 Novembre, nella sede dell’Associazione Civita, con la partecipazione di Baxter Italia, Fs Italiane, Prioritalia, Sanofi Pasteur Msd e il patrocinio dei ministeri dell’Ambiente, del Lavoro, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Regione Lazio, Roma Capitale, Segretariato Sociale Rai, Unioncamere, Acri e Aidp.

Una sfida avvincente quella di Giulia, non certo facile, che vedrà il coinvolgimento dell’intera popolazione in un progetto di riqualificazione davvero originale, ma in primo luogo saranno le istituzioni quelle da convincere: “Spero di portare avanti il lavoro della tesi, in collaborazione con il Comune di San Gavino Monreale, sono consapevole del fatto che ci sia parecchio da lavorare e che potrebbe essere necessario del tempo, il 19 novembre ho provveduto a presentare pubblicamente il mio progetto e si è parlato con l’Amministrazione comunale proprio della concreta possibilità di collaborare a questo fine, uniti verso un unico obiettivo, incrociamo le dita”.

E se nella mente di Giulia, i sogni e i progetti, scorrono felici, a distanza di poco più di un mese dal trionfo al “premio Socialis”, l’immediato presente potrebbe parlare un’altra lingua: “A breve inizierò un’esperienza formativa-lavorativa in un campo un poco diverso da quello trattato nella tesi: quello della programmazione informatica – ha concluso Giulia – continuerò comunque la magistrale, mi specializzerò nel mio settore e soprattutto, cercherò di realizzare il mio sogno: con le mie competenze e idee, poter essere utile al mio paese”.