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Via Del Commercio, è risaputo da sempre, è quella strada comunale senza uscita, abbandonata da tutti: in quella zona soltanto le nigeriane con i loro clienti “frettolosi” la frequentano sia di notte che di giorno, oltre a chi, con furgoni e camioncini, ci passa e si ferma per abbandonare rifiuti di ogni genere. Eppure, sono quasi una decina le aziende commerciali che lavorano proprio su quel budello di strada della vergogna.
LA FAMIGLIA RUMENA. Accanto alla cancellata dell’ex Sigma Schede Sarda, capannone commerciale in disuso ormai da tempi biblici, c’è un 50enne che si fa chiamare Giko. Accoglie e parla al cronista di Cagliari Online gentilmente, senza ostilità. Dentro quelle quattro mura oltre la cancellata, i due cani oltre a donne e bambini piccoli.
Loro non danno fastidio e non creano problemi, anzi, con un italiano comprensibile, Giko parla di persone che quotidianamente vengono e buttano di tutto, macerie, batterie e pezzi di auto, pneumatici, rifiuti inquinanti e pericolosi. Come non dargli torto, oltre al cordolo in cemento armato piazzato anni fa per impedire l’accesso sotto alla sopraelevata a scorrimento veloce, c’è una discarica a cielo aperto. Giko spesso ha chiamato anche i Carabinieri: “La gente poi scappa – dice – ha paura perché sa che queste cose non si possono fare e ci da fastidio che diano le colpe a noi. Vogliamo vivere dignitosamente con la mia famiglia, non facciamo del male a nessuno, però non è giusto che spesso noi rumeni veniamo catalogati per fatti o episodi che non vogliamo che esistano”.
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