Gianni Casella noto a Cagliari per la sua attività di imprenditore racconta a Radio Zampetta Sarda la bellissima e toccante storia di alcuni gatti che ha salvato dalla morte in quanto vittime di maltrattamento: “Dal lockdown 2020 dei vicini del mio Pub mi dissero che c’erano dei gatti in un cortile interno di un’attività che aveva chiuso e che li aveva abbandonati. I genitori dei gattini erano stati avvelenati e massacrati, mi hanno chiesto di andare a vederli e quando sono arrivato si è presentato uno scenario osceno, non c’erano i corpi dei gatti avvelenati ma sette o otto scriccioli di gattini terrorizzati, malnutriti e affamati. Piano piano li abbiamo fatti avvicinare da noi, nel nostro spazio antistante al locale con il cibo, li abbiamo accuditi, vaccinati e adesso sono felici e contenti.
Al momento abbiamo due gattini di quattro mesi che teniamo dentro, abbiamo fatto un recinto mentre gli altri due li abbiamo dati in adozione ad amici, mentre la mamma purtroppo è stata investita pur non allontanandosi, infatti abbiamo fatto dei cartelli per chiedere di limitare la velocità. La mamma era diffidente si è avvicinata a me quando è rimasta incinta, le ho preparato una bella cuccia in un recinto per tutelarla sia dalle auto che dagli altri maschi e sembrava avesse capito il mio affetto per lei infatti da allora era sempre attaccata a me.
Dopo aver partorito si è spaventata perché le persone andavano a guardare la cucciolata quindi ha spostato i cuccioli e nel frattempo è stata male per un problema alle ovaie, l’abbiamo operata e sterilizzata e per un mese non riusciamo a trovare i gattini, pensavamo li avesse persi. Sempre una mia vicina mi ha avvisato dei gattini, in due giorni sono riuscito a catturarli, adesso sono felici due con noi e due con amici.
Nel mio profilo Facebook 040 http://www.040cagliari.com/ ci sono tutte le foto dei nostri gatti. Li abbiamo salvati quasi tutti e non è stato facile, quello che a noi non mancava era il cibo però siamo stati chiusi per tanti mesi ed è diventato difficile, il cibo dovevamo acquistarlo perché non lavorando è stata una doppia fatica, poi non è solo il cibo ma anche vaccinarli e curarli.
È stata dura ma sono felice, sono attaccatissimo a questi gatti sono arrivati in un momento per me difficile, come uomo e come per tutti noi non è stato un periodo facile anche lavorativamente eravamo chiusi, arresi a terra un po’ come loro, mi emoziono a raccontare le loro storie, è la storia di un anno che abbiamo passato assieme, gatti che volevano morti e che hanno resistito, lottato e hanno trovato me.
Un inno alla vita come ho scritto nel mio post, mi viene un groppo in gola, era il momento di arrendersi e non lo hanno mai fatto, ai primi che li hanno abbandonati a quelli che li volevano ammazzare e a tutto quello che è successo. È stata una fortuna per me averli incontrati, mi hanno dato tanto in questo anno e daranno ancora tanto e ne sono felice.”
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