Altra giornata intensa giovedì 19 a Villacidro, per la ventottesima edizione del Premio Dessì che, inaugurato ieri martedì, e in attesa del suo clou, quando domenica verranno proclamati e premiati i vincitori del concorso letterario, vive una settimana densa di appuntamenti culturali e di spettacolo.
Si comincia con una doppia recita per le scuole, alle 10 e alle 11.30 al Mulino Cadoni, dello spettacolo “Pulcinella al confino in Sardegna”, coproduzione firmata dalle compagnie Il Crogiuolo e Teatro del Sottosuolo. La piéce, scritta da Rita Atzeri (che ne cura la messa in scena insieme a Daniele Pettinau), vede in scena Luca Gasole (Pulcinella), Daniela Collu (Colombina – Servo di scena – Cumponidori), Alessandra Leo (Maresciallo – Mammuthones) e Alessia Marrocu (Coulette – servo di scena – Filonzana). Firma le musiche originali Ennio Atzeni.
Un altro momento destinato ai bambini è in programma alle 17, sempre al Mulino Cadoni, con l’animazione dell’associazione Spettacolanimando intitolata “Divertiamoci con i clown”.
Non poteva mancare, al Premio Dessì, un ricordo di Maria Lai, la grande artista sarda scomparsa lo scorso aprile a novantatré anni. Così, alle 18.30 nell’Auditorium Santa Barbara, arriva un incontro interamente dedicato all’artista di Ulassai e alla sua grande amicizia con Giuseppe Dessì: con la conduzione del giornalista Giacomo Serreli (al posto della prevista Egidiangela Sechi), vi partecipano Pietro Clemente, Romano Cannas, Pinuccio Sciola e due nipoti di Maria Lai, Maria Sofia Pisu e Elisabetta Pisu. A suggellare l’appuntamento, la proiezione del documentario di Romano Cannas e Antonio Rojch “La tela infinita”, l’ultima videointervista rilasciata dall’artista poco prima della scomparsa, in cui, tra l’altro, Maria Lai ricorda con parole affettuose l’amico Giuseppe.
Un rapporto, il loro, favorito dall’essere stati vicini di casa – negli anni sessanta a Roma – e imperniato sulla reciproca sensibilità verso i rispettivi linguaggi espressivi. Maria Lai, in quegli anni, si avvicinò molto alla poesia e alla letteratura; Dessì era innamorato dell’arte e della pittura in particolare, che praticava con buoni risultati: una passione coltivata in privato e arricchita dalle amicizie strette dallo scrittore con vari artisti, come quella con Maria Lai, appunto, di cui resta testimonianza nelle oltre cinquecento tele da lui realizzate e ora custodite dalla Fondazione a lui intitolata.
Alla loro amicizia, in occasione della passata edizione del Premio Dessì, è stata inoltre dedicata la mostra “Un gioco delle parti”, un’esposizione dedicata proprio al Dessì pittore che traeva il suo titolo da uno dei famosi libri “cuciti” dell’artista di Ulassai, un’opera con cui, nel 1997, Maria Lai fece omaggio alla memoria dell’amico scrittore, nel ventennale della sua scomparsa. Un legame che, proprio al Premio Dessì, nel 2007, si è ulteriormente rinnovato con il Premio Speciale della Giuria attribuito all’artista ogliastrina.
Francesco Baccini è il protagonista assoluto della serata a Villacidro: il cantautore genovese presenta un concerto per pianoforte e voce su un programma che, accanto a propri successi, proporrà anche alcuni brani di Luigi Tenco, al quale ha dedicato due anni fa uno spettacolo (con la regia di Pepi Morgia) e un album live basato su una ventina di canzoni dell’indimenticabile autore di “Vedrai vedrai” e “Mi sono innamorato di te”. Si comincia alle 21.30 (con ingresso gratuito) nella palestra della Scuola media n.2 (in via Stazione), dove il concerto è stato trasferito, per via del maltempo, dallo spazio inizialmente previsto nel cortile di Casa Dessì.
Classe 1960, Francesco Baccini ha imparato a suonare il pianoforte da bambino, dedicandosi allo studio dei grandi compositori del passato per scoprire poi, intorno ai vent’anni, la musica leggera e il rock. Con lo pseudonimo di Espressione Musica, pubblica nel 1988 il singolo di debutto Mamma, dammi i soldi. L’anno dopo, con il suo primo LP, Cartoons, si afferma tra i giovani di Saint-Vincent e vince il Premio Tenco come artista dal miglior album di esordio.
Nel 1990 pubblica Il pianoforte non è il mio forte, dove canta Genoa Blues in coppia con Fabrizio De André, e vince il Festivalbar insieme ai Ladri di biciclette con il singolo Sotto Questo Sole. La voglia di opporsi al clima di consenso forzato tipico dell’era pre-tangentopoli lo spinge nel 1992 a realizzare Nomi e cognomi. Nel 1993 è la volta di Nudo, un album in cui, oltre alla consueta e pungente ironia, dedica spazio e canzoni all’esplorazione dei sentimenti. Tre anni dopo esce Baccini a colori, un ritorno alla satira pungente, come nel singolo Sono stufo di vedere quelle facce alla Tv.
Nel 1997 partecipa al Festival di Sanremo con il brano Senza Tu, e pubblica l’album Baccini and Best Friends che contiene alcuni duetti, con Enzo Jannacci, Angelo Branduardi, I Nomadi, Ferruccio Amendola e Sabrina Ferilli.
Dopo un lungo e fruttuoso periodo di riflessione, nel maggio del 1999 inaugura il secondo decennio di attività con Nostra signora degli autogrill, che contiene, tra gli altri, i brano Ballata di un ragazzo qualunque dal quale è stato tratto un videoclip che ha visto la partecipazione del calciatore Christian Vieri, di Jerry Calà e di Alessandro Haber, col quale Francesco Baccini ha partecipato al Premio Tenco ’99 e condiviso poi un lungo tour teatrale che ha toccato le più importanti città italiane.
Forza Francesco (2001), il doppio live La notte non dormo mai, (2003), Stasera teatro (2005), sono gli album che precedono l’uscita di Fra.gi.le e la partecipazione in veste di ospite a Sanremo nel 2006, dove affianca Povia nella sua esibizione speciale di Vorrei avere il becco, la canzone che poi vincerà il festival.
Dalla parte di Caino, uscito nel 2007, ottiene in pochi mesi la menzione speciale per il valor musical-letterario al Premio Lunezia. Nel 2008, da una nuova collaborazione con Povia, nasce il progetto Uniti, singolo e videoclip contenuti in un mini cd, e l’album Uniti duemilacinqueceduemilaotto.
In questi ultimi anni il cantautore genovese si è cimentato anche come attore nel film Zoè (opera prima del regista Giuseppe Varlotta) e nel cortometraggio Nerofuori (di Davide Bini e Emanuela Mascherini). Al cinema è legato in qualche modo anche l’album Ci devi fare un goal – Le mie canzoni più belle, del 2010, una raccolta dei suoi più grandi successi che contiene anche l’inedito Maschi contro femmine, colonna sonora dell’omonimo film del regista romano Fausto Brizzi. Nella tracklist dell’album anche Ho voglia di innamorarmi, canzone che farà parte delle musiche del lungometraggio Dalla Vita In Poi per la regia di Francesco Lazzotti.
Nel gennaio 2011 nasce il progetto Baccini canta Tenco, porto in giro Luigi nei Teatri con la regia di Pepi Morgia. Lo spettacolo si compone di 18 brani di Tenco arrangiati insieme ad Armando Corsi. Il successo di pubblico e della critica riscosso nei migliori Teatri Italiani porta alla pubblicazione di Baccini canta Tenco, album live dello spettacolo.