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Ha ventisette anni, Federica Mostallino, e il suo ventottesimo compleanno rischia di passarlo da disoccupata o, bene andando, da ex lavoratrice del settore dell’abbigliamento. La sua boutique, ad Assemini, l’ha aperto meno di un anno fa: “A giugno dell’anno scorso. Sono chiusa da tre mesi, nessuno ci ha bloccato le bollette e la Tari, stanno continuando a chiederci soli per tutte le rate. Sono piena di debiti”, afferma la Mostallino, “i seicento euro li ho ricevuti ma la banca li ha subito presi per un mutuo. Grazie alla sospensione, però, li ho riavuti ma ho dovuto darli alla padrona delle mura per l’affitto”. Insomma, arrivati e subito evaporati. E di altri incassi non c’è l’ombra, e non ci sarà chissà sino a quando.
“Non so quanto ancora potrò reggere, la bolletta dell’energia elettrica non l’ho pagata, potrebbero farmi riaprire la boutique anche domani stesso ma rischio che mi stacchino la luce. Il Governo non ci ha nemmeno detto se ci sarà o no una stagione estiva, devo farli arrivare i costumi da bagno, oppure no? Per aprire la mia attività ho chiesto due finanziamenti, arrivando a spendere più di quanto ho guadagnato”.