Francesco Pigliaru ha cominciato la giornata di lavoro stamattina con l’audizione alla Commissione Parlamentare per l’attuazione del Federalismo fiscale, per proseguire nel pomeriggio con il seminario della Commissione parlamentare per le questioni regionali incentrato su Regioni a Statuto speciale e riforma costituzionale. Ad entrambi gli appuntamenti ha partecipato, insieme al Presidente, l’assessore delle Riforme Gianmario Demuro.
L’audizione. Il tema scelto dalla Commissione presieduta da Giancarlo Giorgetti è stato quello del federalismo fiscale nelle Regioni a Statuto speciale e le Province autonome, regolato dalla legge 42 del 2009. Francesco Pigliaru, sottolineando come al fondamento dell’idea stessa di federalismo fiscale ci sia il riconoscimento costituzionale delle autonomie speciali, ha spiegato come la situazione sia molto diversa rispetto a sette anni fa. “In quel periodo si nutriva grande fiducia nel federalismo fiscale, ma proprio allora iniziò la fase di crisi finanziaria che ha portato a un controllo sempre più centrale della spesa pubblica, percorso in netta antitesi rispetto al federalismo. I principi di quella legge possono ancora valere, ma è fondamentale rafforzare lo strumento della bilateralità delle decisioni, principio su cui noi lavoriamo con grande convinzione in particolare sul fronte dei rapporti finanziari”. L’analisi portata in audizione dal presidente della Regione ha messo in luce come la Sardegna, che trova la prima ragione di specialità nella condizione geografica, soffra gli svantaggi dell’insularità. “Viviamo una disparità che è palese violazione del principio di eguaglianza perché tratta situazioni diverse con strumenti normativi uguali. È necessario costruire un percorso istituzionale che porti al riconoscimento della condizione di insularità – ha chiarito Pigliaru-, così da poter usufruire di vantaggi tali da ridurre il divario con le altre realtà. In particolare quel riconoscimento dovrà consentirci di avere specifiche deroghe al divieto di aiuti di Stato” ha spiegato, ricordando come la giunta regionale abbia presentato al governo un ampio dossier “per rendere tangibile e numericamente chiaro il costo dell’insularità. L’assenza di continuità territoriale ed energetica ci mette di fronte ad un vero e proprio ‘costo di cittadinanza’, in quanto cittadini ed imprese sarde sono obbligati a sostenere maggiori spese rispetto a chiunque altro in ambito nazionale”, ha evidenziato il Presidente.












