La notizia dell’arrivo di altri 600 immigrati in Sardegna, forse destinazione OLBIA, dopo i 400 di ieri a Cagliari, non dev’essere più colta con parole di elogio e carità ma con sdegno e preoccupazione
“I continui arrivi, senza più nessun freno o pre-avviso, unitamente alle parole dell’Assessore della Sanità Arru, dopo quelle del Presidente del Consiglio Ganau e del Prof. Pulina (gli immigrati servono per ripopolare la
Sardegna) devono per un attimo far dimenticare le parole di accoglienza e carità per sostituirle con quelle di sdegno e profonda indignazione per questa politica sull’immigrazione che non ha più regole e non tiene più conto delle condizioni sociale ed economiche della nostra Isola” dichiara Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d’Italia
“Non esiste più un limite agli arrivi, non si contano più i casi di malattie come la scabbia, non ci sono più strutture, ci sono sempre più venditori abusivi, parcheggiatori sempre più insistenti e violenti, sempre più immigrati che si danno alla macchia diventando fantasmi e un potenziale pericolo di ordine pubblico con le Istituzioni che oramai hanno abbandonato i sardi al loro destino. Dopo Cagliari, è il turno di Olbia. Povera Gallura. Il Governo li vorrà mandare a La Maddalena visto il diniego di far ospitare il G7?
“Basta pensare a quei poveri coniugi di Quartu Sant’Elena rimasti senza casa:per loro la soluzione, ovviamente rifiutata, di trasferirsi in un Istituto in cui i maschi sono divisi dalle donne.Per loro nessun altro tipo d’aiuto. Negli stessi giorni per migliaia di immigrati, sconosciuti, ecco la grande mobilitazione che ben presto si trasformerà nel nulla:gli immigrati liberi di circolare e fare quello che vogliono. A pagare saranno sempre e solo i più deboli. I colpevoli di tutto questo hanno nome e cognomi: Pd e i suoi alleati. Ora basta.
Salvatore Deidda
Portavoce regionale Fratelli d’Italia-An Sardegna











