di Paolo Rapeanu
Argentina e Sardegna, due terre distanti ma sino a un certo punto. Ezequiel Cosseddu ha 29 anni ed è nato a San Martin. Suo nonno, tanti anni fa, è partito “da Bonorva, prima di lui erano arrivati in Argentina tre zii. Lui nell’Isola ha lavorato qualche mese in miniera a Carbonia, abitava a Monteponi”. E in Argentina “è un lavoratore statale e ha sposato una del posto”, spiega Cosseddu. “Sono in Sardegna per la quarta volta”, racconta, durante la tappa cagliaritana per l’evento dedicato agli emigrati sardi in Argentina organizzato dall’Acli, “ho visitato La Maddalena, Alghero, Sassari, Nuoro, Orosei. Alcuni miei parenti abitano a Villamassargia e Iglesias”.
“Lavoro come cancelliere in tribunale, ho studiato e mi sono laureato in Diritto. Gli argentini e i sardi sono simili per quanto riguarda il concetto di famiglia e del mangiare tutti insieme”. E, a proposito di forchetta e coltello, per il 29enne non possono mai mancare “malloreddus e seadas, ogni volta che vengo in Sardegna mi sento a casa”. E, una volta pensionato, il giovane sta facendo più di un pensierino su un possibile buen retiro proprio nell’Isola.











