Esperanza, la confessione choc della madre: “L’ho uccisa schiacciandole il petto con un piede”

Le dichiarazioni choc fatte da Dragana Ahmetovic durante l’interrogatorio nel carcere di Uta. Sarebbe stata lei a uccidere la piccola Rom di venti mesi “in seguito a un raptus, mettendola sul pianale del camper e schiacciandole il petto con un piede sino a quando non ha smesso di respirare”. Ancora nessuna traccia del corpicino della piccola


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“Ho ucciso Esperanza schiacciandole il petto con un piede, dopo averla messa sul pianale del camper”. È questo il dettaglio più raccapricciante emerso durante l’interrogatorio a Dragana Ahmetovic, svolto dal pm Guido Pani nel carcere di Uta “circa un mese fa”. A riferire le parole della donna è il suo legale, l’avvocato Michele Satta, contattato dalla nostra redazione: “È stato un lungo e travagliato interrogatorio, la mia assistita si è dovuta bloccare più volte perché scoppiava in lacrime”. E, alla fine, tutte le parole della donna sono finite agli atti e sono ora al vaglio degli inquirenti. Sì, perché quella fornita da Ahmetovic è una ricostruzione che arriva dopo mesi di finte confessioni e dichiarazioni “smontate” dagli stessi investigatori. Sia la donna sia l’uomo, Slavko Seferovic, si trovano nel carcere di Uta, e dialogano a distanza “scrivendosi delle lettere, e in una di queste la Ahmetovic ha scritto a Seferovic che lo ama e addossandosi la responsabilità della morte di Esperanza”, sia dal vivo, “almeno una volta alla settimana nella stanza dei colloqui”, informa Satta. Che fornisce anche altri dettagli della vicenda, ovviamente sempre legati alla confessione della sua assistita: “Ha detto di aver ucciso Esperanza perché piangeva troppo, il fatto sarebbe avvenuto ai primi di dicembre 2018. Ha avuto un raptus e lei, allora, l’avrebbe soffocata premendole con forza uno dei piedi sul suo piccolo petto sino a quando non ha smesso di respirare”.
Parole, quelle della Ahmetovic, repetita iuvant, che devono passare sotto la “lente d’ingrandimento” degli inquirenti, anche perché arrivano dopo tutta una serie di altri racconti, forniti da lei e dal marito, sul fattaccio: prima Esperanza sarebbe stata rapita, poi sarebbe stata trovata morta dentro il furgone, un’altra versione è stata invece quella del soffocamento da cibo: “Tutta la vicenda dev’essere ancora chiarita, non è lineare e necessita di ulteriori approfondimenti”, afferma Satta, “non è da escludersi che possano arrivare nuove versioni dei fatti da parte della coppia”. Ciò che è certo, purtroppo, è che una bimba di venti mesi non c’è più, e il suo corpicino non è stato ancora ritrovato. Senza esito pure le ricerche nel rio Cixerri.


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