La segnalazione è di un cittadino che immortala la sorgente che bagna l’asfalto, segnalata, recintata, al fine di avvisare, del pericolo, gli automobilisti. Non basta, ovviamente, per placare l’ira di chi paga “a prezzo di champagne” l’acqua che usa per il fabbisogno quotidiano, bollette che fanno rabbrividire ogni qualvolta, puntuali, bussano alla porta dei consumatori. E quella sprecata in strada, genera rabbia, quindi, e cattura l’attenzione per i tempi biblici che trascorrono dalla segnalazione all’ente preposto alla risoluzione del problema. Non solo: la siccità è sempre padrona di casa, non è cessato l’allarme per le scorte non proprio abbondanti, quelle che dovranno soddisfare la popolazione che, nei mesi estivi, quasi raddoppia, e necessita ancor più di acqua per far fronte alle alte temperature. Manca ancora molto alla bella stagione, si auspicano mesi propizi per la pioggia, ma, intanto, anziché cadere dal cielo il bene di inestimabile valore fuoriesce dal sottosuolo e la domanda dei cittadini è questa: “Chi la paga al Comune o è gratis?”.