Promuovere nel Mediterraneo le energie rinnovabili, in particolare quelle solari fotovoltaiche. È questo l’obiettivo di FOSTEr in MED, progetto internazionale di cui la Sardegna è l’epicentro. Finanziato dalle Ue con 4, 05 milioni attraverso il programma ENPI CBC MED di cui la Regione Sardegna è l’Autorità di Gestione, il progetto approderà a Cagliari, mercoledì 10 giugno, dalle ore 9,30 nella sala Anfiteatro di via Roma n.253 con la tavola rotonda internazionale dedicata alle “Politiche di promozione delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie solari nell’area del Mediterraneo”. La tappa cagliaritana del progetto, che vedrà la partecipazione dell’Assessore Regionale all’Industria Maria Grazia Piras, avrà come obiettivo quello di individuare gli ostacoli, anche di tipo burocratico ed amministrativo che rallentano il cammino delle fonti da energia solare fotovoltaica.
FOSTEr in MED, infatti, nasce con l’obiettivo di promuovere l’adozione di impianti solari fotovoltaici (PV) e le tecnologie innovative nell’area del Mediterraneo. Realizzato in partenariato, è incentrato non solo sull’utilizzo delle tecnologie solari fotovoltaiche ma anche sulla loro integrazione architettonica negli edifici dei sei paesi del Mediterraneo coinvolti: Italia, Spagna, Libano, Egitto, Tunisia e Giordania. Vede protagonisti l’Università di Cagliari (che è capofila), la Regione Sardegna, l’assessorato dell’Industria, il Centro Servizi Promozionali per le Imprese della Camera di Commercio di Cagliari, l’associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo in Spagna, la Confederation of Egyptian European Business Associations in Egitto, l’Industrial Research Institute in Libano, la Royal Scientific Society in Giordania e la Camera di Commercio e dell’Industria di Tunisi.
Tra i punti fondamentali di FOSTEr in MED c’è anche quello di trasferire le competenze del settore innovativo dell’energia solare, spingendo la progettazione condivisa in modo da diffondere le tecnologie innovative tra le imprese, i professionisti, gli amministratori locali ed i cittadini. E non è un caso che il primo edificio con le tecnologie più avanzate in materia di energie solari sarà realizzato a Cagliari, nello stabile dell’Area in via Cesare Battisti.
E saranno proprio questi i temi che saranno affrontati nell’incontro del 10 giugno. Tra gli interventi in programma, quello di Antonello Sanna, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura dell’Università di Cagliari, Anna Catte, direttrice dell’Autorità di Gestione del progetto, dell’architetto Lucia Ceccherini Nelli, ricercatrice Centro Abita del Dipartimento di Architettura, Dida, dell’Università di Firenze, mentre il fotovoltaico integrato negli edifici scolastici sarà protagonista degli elaborati curati dagli studenti.
Nel corso della giornata, che vedrà la partecipazione degli amministratori locali dei paesi partner, saranno anche affrontati temi cruciali come le barriere normative e i gap di tipo tecnico che possono ritardare la diffusione delle tecnologie solari, insieme alle legislazioni locali in materia di energia solare.
Durante la tavola rotonda, moderata da Simone D’Antonio dell’area ricerche Cittalia, si farà il punto sul progetto FOSTEr in MED con la condivisione di policy paper tra i 6 paesi partner del progetto con l’intento di trovare soluzioni condivise per superare gli ostacoli che frenano il cammino delle tecnologie solari.
Nel pomeriggio invece, si farà il punto sullo stato del progetto per mettere a punto le prossime strategie, con l’obiettivo di mettere a disposizione le competenze tecniche a professionisti ed imprese.
SCHEDA FOSTEr in MED
I paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono caratterizzati da un significativo potenziale di energia solare. Il tempo di luce del sole varia 2650-3400 ore all’anno con radiazione media che va fino a 3200 kWh / m2 anno. Nel 2007 il Consiglio Europeo ha adottato un ambizioso programma sugli obiettivi energetici ed i cambiamenti climatici che prevede entro il 2020 la riduzione delle emissioni di gas serra del 20%, percentuale che potrebbe salire al 30% con le pratiche giuste. Tra gli obiettivi anche quello di aumentare la quota di energie rinnovabili al 20% e di migliorare del 20% l’efficienza energetica.
La strategia è rivolta sia ai paesi membri dell’UE che ai paesi confinanti. In questo senso i paesi che si affacciano sul Mediterraneo hanno una rilevanza strategica nella promozione delle diverse tecnologie di energie rinnovabile ed in particolare quelle solari, proprio perché sono favoriti dalle ottime condizioni ambientali e climatiche. Nonostante, però, le condizioni meteorologiche favorevoli, lo sviluppo dell’energia solare nel Mediterraneo è ancora limitato da ostacoli tecnici, istituzionali, finanziari e di mercato.
Questioni importanti nel settore dell’energia solare non sono ancora state sufficientemente affrontate a livello regionale ed è necessario un approccio strategico transfrontaliero all’interno del bacino del Mediterraneo.
FOSTEr in MED è finanziato nell’ambito del programma Europeo ENPI CBC Med, il bilancio totale del progetto è di 4,5 milioni di euro attraverso lo strumento europeo di vicinato e partenariato.
OBIETTIVI
FOSTEr in MED si propone di promuovere l’adozione di impianti solari fotovoltaici (PV) e le tecnologie innovative nell’area del Mediterraneo. Il progetto adotta un approccio strategico multi-layer, con il coinvolgimento degli attori locali. Il trasferimento del know-how a progettisti, PMI, amministratori locali e cittadini permette la promozione delle tecnologie solari innovative a tutti i livelli sociali, attraverso la condivisione delle metodologie promosse ed implementate.
ATTIVITÀ
Il progetto FOSTEr in MED intende coinvolgere tutti i diversi strati della popolazione: il mondo accademico (è stato costituito un comitato tecnico scientifico composto da 14 esperti internazionali), le imprese, i cittadini e le scuole. L’idea alla base di FOSTEr in MED è infatti quella di garantire che i risultati delle sue attività abbiano una diffusione anche dopo la fine del progetto, creando quindi un effetto moltiplicatore nel bacino del mediterraneo. Per quello che riguarda le Pmi ed i professionisti saranno previsti percorsi formativi ad hoc, realizzati in tutti i paesi coinvolti.
All’interno del partenariato il Centro Servizi Promozionali per le Imprese rappresenta le aziende ed i liberi professionisti.
Finora sono stati realizzati 60 seminari nelle scuole, 10 in ogni paese partner, con l’obiettivo di coinvolgere almeno 3500 studenti.
A Cagliari, la tavola rotonda del 10 giugno sulle “Politiche di promozione delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie solari nell’area del Mediterraneo” è dedicata agli amministratori locali, 2 per ogni nazione.
RISULTATI ATTESI
I risultati attesi del progetto sono:
• Abbattere le barriere culturali e normative, design e gap tecnico che possono ritardare la diffusione delle tecnologie solari identificandole attraverso l’analisi del contesto globale
• Promuovere le tecnologie solari e le relative competenze innovative
• Mettere a confronto le legislazioni locali in materia di energia solare ed arrivare alle definizione di proposte comuni innovative
• Trasferimento delle competenze acquisite a livello di progettazione, integrazione architettonica ed installazione
• Aumentare il consumo dell’energia solare di 85 kWp attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici in 6 edifici pubblici dei paesi partner. A Cagliari per portare avanti il progetto è stato già individuato l’edificio di proprietà dell’Area in via Cesare Battisti.
