Ventiquattro pazienti positivi stazionano al Pronto soccorso del Policlinico per giorni e settimane in attesa di un posto letto. Dove i pazienti anziani non autosufficienti sono costretti a stare in barella, per giorni e anche settimane, a volte senza i trattamenti necessari, senza essere lavati, senza pasto in orari adeguati e senza essere imboccati. Il tutto provoca l’ira dei ricoverati e dei parenti che sfogano sul personale, sempre più stressato, il malcontento. E’ l’agghiacciante fotografia scattata dai sindacati del polo di Monserrato del Pronto soccorso che chiedono un intervento deciso alla Regione.
“Non si vede luce alla fine del lungo tunnel che da mesi ha stravolto e segnato negativamente per sempre la vita professionale ed emotiva del personale sanitario in servizio presso il Pronto soccorso del Policlinico di Monserrato”, accusa Diego Murracino, responsabile regionale Nursing Up Sardegna, “i professionisti della Sanità si chiedono giorno dopo giorno se il peggio avrà mai fine. Non è accettabile vedere calpestati i diritti basilari dei pazienti costretti a stazionare per giorni e settimane in Pronto Soccorso senza un letto, pazienti anziani non autosufficienti adagiati per giorni su una barella vengono privati della dignità in ambienti privi di un bagno.
La cittadinanza deve sapere che gli operatori sanitari non sono gli artefici di questa situazione ma le vittime al pari dei pazienti.
Si lavora senza poter riprender fiato da mesi in un contesto di altissima tensione e insoddisfazione dei pazienti che si riversa spesso contro gli operatori ormai esausti.
La cosa peggiore per i professionisti è vedersi abbandonati, non si vede da parte di chi governa la sanità nessuna risposta organizzativa e gestionale in grado di metter fine a questo scempio.
Anche il personale infermieristico della Terapia Intensiva Neonatale del policlinico è allo stremo a causa di turni massacranti per carenza di organico .
La situazione al Pronto soccorso del Brotzu e al Policlinico di Sassari non è diversa ma sovrapponibile, con pazienti che stazionano per ore nelle autoambulanze e per giorni nei locali interni al pronto soccorso.
Il Nursing Up esprimendo la massima solidarietà e vicinanza a tutto il personale sanitario, condanna senza mezzi termini l’operato della classe politica che ha ormai distrutto il servizio sanitario regionale”.









