“Sono arrivata alle 5:30 come tutti i giorni due ragazzi stranieri, sembravano algerini, esprimendosi a gesti hanno prima cercato di vendermi un orecchino. Gli ho detto di no, e allora volevano utilizzare il nostro telefono per chiamare chissà chi. Al mio rifiuto, hanno adocchiato una signora all’inizio del Corso Vittorio, uno di loro l’ha afferrata al collo e le hanno sfilato gli orecchini”. Inizia così il racconto di Barbara Ghiani, da anni dietro il bancone del bar Centrale, in piazza Yenne.
“Ho notato un particolare, nelle braccia avevano dei bracciali femminili, proprio come quelli che hanno rubato a delle ragazze. Come commercianti abbiamo deciso di quotarci per mettere in campo due steward che controllino e garantiscano la sicurezza, nella piazza, di notte”.










