di Roby Collu
Il gruppo cagliaritano “Dr Drer & Crc Posse” rappresenterà la Sardegna, alla diciottesima edizione del festival internazionale “Asti musica”, in programma nella città piemontese dall’8 al 25 luglio, dove si esibiranno altri ospiti illustri del panorama musicale nazionale. Sabato 19 luglio, nel palco centrale di Piazza Cattedrale, si esibirà la band cagliaritana, attiva da oltre vent’anni, molto conosciuta in Sardegna, ma che ha avuto modo di affermarsi anche oltre Tirreno. La band guidata da Michele Atzori (noto Dr Drer) proporrà il suo repertorio musicale in bilinguismo (sardo e italiano), fatto di sonorità tradizionali sarde: un mix di reggae e rap. Da sempre autoprodotti, avevano ottenuto, nel 2009 in Olanda, una prestigiosa vittoria al Festival Europeo delle canzoni delle Lingue Minoritarie, a cui si aggiunge un altro simile e importante successo conseguito a Udine dello stesso anno. Il gruppo de “arrepadoris de Casteddu” è nato 22 anni fa e da sempre ha utilizzato la lingua sarda campidanese per esprimere le loro tematiche, che vanno dall’impegno civile e sociale alla storia della nostra terra. La formazione è composta da Michele Atzori (Dr Drer), Mauro Mou e Giuanni Siccardi (voci); Alex P (Alessandro Pintus, consolle); Giorgia Loi (corista); Frichi (Riccardo Dessì, basso elettrico). Il loro ultimo disco “Cosa bella frisca” uscito nel 2012, contiene undici brani: Cosa Bella Frisca, Boga sa manu, E la chiamano democrazia, Voyage en Sardaigne, Arruolamentu, In mesu de su mari (Mutetu), In mesu de su mari Mediterràniu, S’Arriu, Su sardu alfabetu, El tano e Viaggio sempre. Il precedente album dei Dr Drer e Crc Posse ha come titolo “In Sa Terra Mia” (uscito nel 2010) con i seguenti pezzi: Sa presentada, Ma che colpa abbiamo noi, In sa terra mia, Pulima, Arrèxini, Marzo 2010, Dammi una mano, Quella sera a Milano, S.A.R.D., Signor Giuseppe e Apu Biu Rmx. Un altro loro precedente album (sono tutti autoprodotti) s’intitola “Sega sa Cadena” (del 2005), e contiene un linguaggio musicale che affonda le sue radici nelle melodie isolane, fiati e launeddas, campionamenti e rap. Un testo che parla di ingiustizie e voglia di reagire di fronte a queste, da parte dei deboli. Un tema, quello delle iniquità che si ritrova in tutte le canzoni dei Dr Drer e CRC Posse. I loro primi lavori furono: “Love and Peace de Casteddu” nel ’93 e “Ajò!” nel 99. «Il nostro gruppo è nato dal 1992», dice Michele Atzori, «siamo di Cagliari e specie nella parte meridionale della Sardegna siamo molto conosciuti da diversi anni, per il genere di musica che facciamo. Abbiamo cinque autoproduzioni all’attivo, con tanti pezzi e centinaia di concerti alle spalle. Pratichiamo il bilinguismo sin dagli esordi, convinti fortemente che sia dovere degli artisti sardi o che tali si ritengano, utilizzare la lingua sarda per comunicare».













