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Il centrocampista del Cagliari, Godfred Donsah, considerato uno dei migliori giovani talenti della nostra serie A, ha rilasciato ieri un’intervista a Sky Sport 24. Il diciottenne rossoblù ha parlato di diversi argomenti: dallo Zeman bis, alla partita con l’Empoli, al suo modo di stare in campo per finire con un amicizia speciale: quella con il sampdoriano Afriye Acquah.
Sulla gara di sabato contro i toscani:
“Abbiamo preso un gol facile, non c’è niente da dire. Ma noi ci crediamo fino alla fine. Con il ritorno di Zeman, è cambiato qualcosa, anche se con Zola abbiamo giocato bene abbiamo fatto solo un punto. Il calcio è una cosa strana, oggi sei su e domani sei giù”.
Sul suo rapporto con il boemo:
“Zeman mi sta insegnando molto: è un allenatore importante per i giovani, se lo segui diventerai un campione. Ci crediamo fino alla fine, la salvezza è possibile. Giochiamo per 90 minuti, può succedere di tutto”.
A chi si ispira:
“Io mi sento un giocatore come Nainggolan: lui mi piace molto, ha forza e tecnica. Io mi ispiro a lui, è il mio preferito”.
Infine il suo rapporto con Afriye Acquah, giocatore della Sampdoria e suo amico fraterno. Se è arrivato in Italia lo deve a lui:
“Io ho cominciato a giocare grazie ad Acquah: è un mio grande amico. Giocavo in strada con i miei amici, e anche con lui quando era in Ghana. Crede in me e mi ha regalato le mie prime scarpe quando ero in prova al Palermo. Anche ora in Ghana ci sono tanti ragazzi senza scarpe per giocare: prima anche io avevo problemi ma adesso torno quando posso per portare delle cose”.