Il tribunale civile di Cagliari ha respinto il ricorso presentato dalla presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, contro l’ordinanza di decadenza emessa dal collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello. Il provvedimento, adottato il 20 dicembre 2024 e notificato lo scorso 3 gennaio, contesta la regolarità delle spese sostenute dalla presidente durante la campagna elettorale per le regionali sfociate nel voto di febbraio 2024. Spetterà ora al consiglio regionale pronunciarsi in via definitiva sulla decadenza di Todde.
Fra le irregolarità contestate dai giudici del collegio elettorale, la mancata apertura di un conto corrente dedicato per la raccolta dei finanziamenti dedicati alla campagna elettorale e l’assenza di un mandatario elettorale, elementi necessari per garantire la trasparenza dei finanziamenti della campagna elettorale.
Sebbene ci siano ora diversi altri passaggi da affrontare, quella di oggi è una tegola pesantissima che si abbatte sulla politica sarda e sulle sorti di una legislatura considerata ormai finita a poco più di un anno dal suo avvio, sicuramente dal punto di vista politico.
Il 9 luglio intanto si riunirà la corte costituzionale per discutere del conflitto di attribuzione sollevato dalla regione contro lo Stato in ordine alla legge nazionale che regola i casi di decadenza per gli amministratori: si dovrà cioè chiarire se la legge utilizzata dai giudici del collegio elettorale fosse applicabile a una regione a statuto speciale come la Sardegna.











