“Perché insistere ed essere aggressivi e tediosi? Perché importunare otre modo una ragazza, per il solo fatto che forse è più debole? Sono abituata a girare il mondo da sola, ma non mi va di essere molestata in questo modo, non è giusto”.
Lo sfogo della cagliaritana, Daniela Caredda è rivolto contro un gruppetto di cittadini extracomunitari che stazionano nei pressi di via Santa Margherita, a Cagliari: “Trovo parcheggio nei pressi dell’ospedale civile – racconta la ragazza – sono le ore 20, all’imbrunire e mi si avvicinano due ragazzi stranieri (non conosco la nazionalità ovviamente ma erano ragazzi di colore) per chiedermi se mi servissero i tagliandi del parcheggio. Vista l’ora (parcheggio gratuito) rifiuto gentilmente e vado avanti per poi sentirmi richiamare con versi animaleschi e urla da un terzo ragazzo che cercava di non farmi passare nel marciapiede e insisteva per comprare fazzolettini, calze o accendini. Ho continuato a rifiutare e ho iniziato ad alzare la voce anche perché stavo cominciando a perdere la pazienza, dato che ovunque ci troviamo di fronte a queste pressioni psicologiche ed essendo donne, a volte é proprio difficile farci “valere”. Stava diventando una situazione insostenibile – racconta Daniela Caredda – premetto che tante volte non sono solo gli stranieri a volerci vendere qualcosa ma sappiamo benissimo che nel caso dei parcheggi, sono spesso ragazzi extracomunitari. Se chiami la municipale ti dicono di chiamare i carabinieri, che ti dicono di chiamare la polizia e via discorrendo, a chi dobbiamo rivolgerci, quando al terzo No continuano imperterriti ad insistere con la loro importante mole”?













