Tanto amato e venerato, il Santo protettore degli animali, ad Assisi viene celebrato in maniera molto sentita con il cosiddetto Piatto di Sant’Antonio. La cerimonia si è svolta ieri, una “grandissima giornata per la cultura desulese” ha comunicato il sindaco Giovanni Melis. I due comuni hanno firmato un patto d’amicizia. “Ora attendiamo gli appartenenti del priorato e gli amministratori di Assisi a Desulo. Sarà, speriamo, un grande momento, come quello vissuto. Una parte del mondo religioso ha conosciuto la fierezza delle prioresse, il loro raffinato incedere e ammirato la meraviglia del nostro abito tradizionale. Un valore assoluto, non negoziabile che appartiene unicamente al paese di Desulo”. Un’altra giornata da ricordare e tramandare, insomma.
La festa che si svolge ogni anno nella città umbra è un momento di fede e solidarietà per ricordare il miracolo compiuto dal Santo nel 1860, quando solo grazie alla sua intercessione, i cavalli della stazione di cambio tra Firenze e Roma si salvarono da una gravissima epidemia di peste.
Come segno di riconoscenza venne offerto ai poveri un piatto composto da pasta e carne, usanza ancor oggi rispettata e riproposta dai ristoratori di Assisi.











