Dopo l’alluvione che ha colpito la regione l’elenco di crolli e tragedie sfiorate sembra non arrestarsi. Il nubifragio ha infatti notevolmente contribuito al cedimento di alcune strutture e grave episodio si era già verificato con il crollo del tetto di un’aula al piano terra del liceo Dettori di Cagliari. Quel giorno a rimere ferita è stata un’insegnante, ma oggi poteva finire molto peggio nei locali della Provincia in cui ha ceduto il soffitto. E’ successo al secondo pianonel settore ragioneria. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hannoe ffettuato i rilievi tutta la mattinata per risalire alle cause del cedimento.
Una tragedia sfiorata perché il crollo di mattoni e calcinacci é avvenuto sulla scrivania di un dipendente della Provincia poco prima che arrivasse al lavoro: se si fosse già trovato nel suo ufficio sarebbe stato inevitabilmente colpito. I crolli hanno così fatto scattare, in via preventiva, la chiusura di alcune scuole, come a Castiadas dove il sindaco Quintino Sollai ha firmato l’ordinanza di chiusura degli istituti, a causa di alcune infiltrazioni d’acqua nel soffitto. Gli edifici scolastici rimarranno così chiusi oggi e domani per permettere ai vigili del fuoco di effettuare tutte le verifiche del caso e garantire la sicurezza a bambini e genitori.
Piove, invece, nella scuola di via Alghero a Quartu, dove i bambini di alcune classi sono stati smistati in parte nella sala mensa in parte nel teatro della scuola. Parte dell’intonaco del soffitto è crollato in seguito alla pioggia ed anche in questo caso è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del Comando provinciale. I genitori degli alunni si erano già accorti qualche giorno fa di quanto la situaizone fosse pericolosa, basti pensare che nelle classi sono stati posizionati, la scorsa settimana, vari secchi per raccogliere l’acqua che si infiltra nel tetto.
Ma non finisce qui, perché nella scuola sono state individuate diverse macchie dovute all’umidità. Questa mattina l’intervento dei pompieri per verificare l’agibilità dell’edificio. Gli esperti hanno inoltre dichiarato inagibile il secondo piano dell’Istituto tecnico di Villaputzu e la parte vecchia dell’Agrario di Muravera. Ora si studiano le soluzioni per non compromettere l’anno scolastico.












