Sabato corteo antifascista: “No a sede Casa Pound a Cagliari. Roviniamogli la festa”

Il 21 ottobre in pompa magna i fascisti apriranno la sede con la presenza dei loro leader, roviniamogli la festa. Vogliamo essere liberi e libere di vivere le strade senza paura, vogliamo Cagliari libera dal fascismo e dalle aggressioni fasciste”


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Sale la tensione in città. Il 21 ottobre aprirà ufficialmente a Cagliari la sede di Casapound Italia, in arrivo i dirigenti nazionali del movimento. E gli antifascisti hanno annunciato la mobilitazione. Qualche giorno fa il coordinamento antifascista cagliaritano ha denunciato “l’aggressione di un giovane da parte di 7 attivisti di Casa Pound” in piazza Ingrao, il movimento di destra ha smentito e oggi l’annuncio: sabato ci sarà un corteo per impedire l’apertura della sede (ancora l’ubicazione non è stata resa nota).

Per gli antifascisti Casa Pound è “un partito travestito da associazione di promozione sociale, già presente in varie parti della penisola e in Sardegna. Ogni avamposto di Casapound è diventato una zona franca per i militanti di estrema destra, che hanno potuto – nella quasi totale impunità – aggredire, minacciare, umiliare migranti, omosessuali o chiunque abbia mostrato la propria avversità alle idee dei neofascisti. Casapound fomenta l’odio razziale, la discriminazione di genere e la guerra tra poveri.
Come antifascisti, antirazzisti, come donne e uomini che rifiutano la discriminazione di genere e l’omo-lesbo-transfobia, vogliamo lottare perché la sede di Casapound Cagliari non apra.
Non è una questione di democrazia e di libero pensiero. L’inutilità delle prese di posizione a parole di istituzioni e partiti sedicenti antifascisti è stata il via libera ai tirapugni e ai coltelli dei neofascisti. Creiamo invece un’ aria irrespirabile per questi personaggi, ognuno con le proprie modalità e sensibilità”.

Elencano poi le “aggressioni” avvenute a Cagliari: “durante la primavera nel quartiere di Villanova, l’ultima venerdì scorso in piazza Ingrao. La causa è stata il rifiuto di un loro volantino o una parola mal digerita dai militanti neofascisti. Questi episodi sono vergognosi e da condannare, non ci aspettiamo che lo facciano le forze dell’ordine né i politici seduti in regione o in comune”.

Infine: “l’antifascismo non si delega. Chiediamo con urgenza la mobilitazione di tutte e tutti i sardi, compagni e compagne della penisola per evitare l’apertura di Casapound Cagliari.
Il 21 ottobre in pompa magna i fascisti apriranno la sede con la presenza dei loro leader, roviniamogli la festa. Vogliamo essere liberi e libere di vivere le strade senza paura, vogliamo Cagliari libera dal fascismo e dalle aggressioni fasciste”.


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