Movida in ginocchio a Cagliari. La chiusura di bar e ristoranti alle 18 rischia di dare una mazzata al mondo della movida cagliaritana. Ma tutta l’economia cittadina soffre l’impatto delle misure adottate dal Governo indispensabili per evitare la diffusione del Coronavirus.
“Abbiamo accolto il decreto con buona saggezza ma con grande ansia”, dichiara Marco Medda, di Confesercenti Cagliari. “la città vive dell’economia della provincia e con le limitazioni degli spostamenti l’economia è persa. Ora vedremo. Il problema principale è quello degli affitti dei negozi che vanno pagati, perché spesso appartengono a locatori che non possono può aspettare perché in alcuni casi sono integrazioni indispensabili per il loro reddito. E’ difficile. Sono nuovi problemi che si aggiungono ai vecchi”.
Food e ristorazione sono i più colpiti. E le chiusure annunciate come sfogo o provvisorie rischiano di concretizzarsi e diventare definitive mandando in fumo centinaia di posti di lavoro.
“Registriamo cali del 90 %”, aggiunge Medda, “in alcuni momenti c’è il deserto. Gravissima la situazione per chi vive di movida. Qualcuno si potrà salvare con le colazioni. Ma i problemi maggiori sono per quelli che hanno il core business nella vita notturna: loro rischiano anche crolli del 100 %. La speranza”, conclude, “è che la politica rinvii le scadenze dei pagamenti a dopo l’estate”.










