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La Giunta ha approvato i criteri per la ripartizione e le modalità di funzionamento del Fondo per il finanziamento della progettazione e/o realizzazione delle opere di competenza degli enti locali, con una dotazione di 40 milioni di euro da impegnare entro il 2015. Gli interventi dovranno riguardare esclusivamente i beni di proprietà della Regione, che la stessa cederà in concessione gratuita al Comune interessato o all’Unione di Comuni che ne faranno richiesta per un periodo non superiore ai 25 anni. La proposta presentata dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha tenuto conto delle indicazioni emerse nella riunione della Conferenza Regione-Enti locali che si è tenuta lunedì. I 40 milioni sono compresi nel mutuo da 700 milioni di euro stipulato lo scorso 17 giugno con la Cassa Depositi e Prestiti.
I beni del patrimonio cui si fa riferimento nella delibera sono riconducibili a sei tipologie suscettibili di recupero e valorizzazione per fini museali, culturali, turistici e, in alcuni casi, legati alle attività produttive del territorio:
· patrimonio minerario dismesso;
· infrastrutture della mobilità, tra cui magazzini merci, uffici e appartamenti dei capostazione, case cantoniere e stazioni ferroviarie dismesse;
· ville e dimore storiche;
· patrimonio immobiliare ex Isola, per la realizzazione di centri di aggregazione dell’offerta di artigiani e artisti con la realizzazione di punti espositivi o per l’erogazione di servizi innovativi per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale;
· immobili delle ex saline e delle zone umide, riutilizzabili a fini produttivi e di valorizzazione turistica;
· compendi militari dismessi.
“Possono accedere al fondo – spiega l’assessore Erriu – tutti i Comuni, anche in forma associata, e le Unioni di Comuni della Sardegna, purché i progetti rientrino nelle linee strategiche del Programma regionale di sviluppo 2014-2019. Nelle prossime settimane sarà pubblicato l’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse. È un’opportunità per le amministrazioni locali che, attraverso queste risorse, possono restituire ai cittadini immobili di un certo pregio e, in alcuni casi, creare nuovi posti di lavoro”.
La delibera sarà trasmessa per l’approvazione alla Terza Commissione consiliare, competente in materia di programmazione, bilancio e politiche europee.